Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] a una unità di informazione.
Linguistica
C. d’accentazione Insieme delle sedi sillabiche che possono portare l’accento nelle parole d’una lingua ad accento relativamente libero (➔ accento).
C. associativo
Insieme dei rapporti che legano un ...
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Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso [...] . Non sempre però il rapporto fra le varie a. ha valore distintivo; quando lo ha, si parla d’intonazione e di accento (➔) tonale o musicale.
Matematica
In geometria, la misura del segmento che separa un punto dalla retta o dal piano di riferimento ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] una parola che finisce per vocale ne può seguire un’altra che comincia pure per vocale. Se entrambe le vocali portano l’accento tonico, si forma uno iato (es., vorrà essere); se lo porta solo l’iniziale della seconda parola, si può avere un dittongo ...
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BENINI, Rodolfo
Giorgio Dall'Aglio
Nacque a Cremona l'11 giugno 1862 da Angelo e Luigia Anelli. Fin dall'inizio i suoi interessi di studioso furono rivolti ad argomenti commerciali e finanziari (nel [...] nel 1906.
Distinguendo la "statistica come forma di osservazione" dalla "statistica come forma di induzione", egli mette l'accento sulla seconda, indicando come compito della statistica di "sceverare nei fenomeni collettivi ciò che vi ha di tipico ...
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L’azione, il fatto e il modo di orientare, cioè di stabilire la posizione rispetto ai punti cardinali. Nell’uomo, la capacità di riconoscere il luogo in cui ci si trova, la direzione che si sta seguendo [...] dal problema di una scelta ottimale dell’attività lavorativa: psicologici, in primo luogo, medici, economici, sociali. Successivamente, l’accento è stato posto sull’importanza del fattore educativo e si è chiesta l’adozione nella scuola di una ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] (delle matematiche), ossia l’uso del termine mathḗmata e, più sorprendentemente, quello di ‘geometria’. Anche se pone l’accento sull’aritmetica, Platone parla spesso di ‘geometria’ nel senso di ‘matematica’, e lo stesso accade per altri autori del ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] l'origine delle scienze matematiche moderne consiste proprio nella necessità di chiarire come le idee, le differenze di accento, le diversità di approccio che i circoli umanistici e le scuole d'abaco apportarono rispettivamente alla matematica si ...
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L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] of analytical calculation (1803) illustrò e difese il sistema notazionale leibniziano in analisi e pose l'accento sull'importanza che assumono le dimostrazioni formali nel giustificare la validità dei procedimenti matematici. In polemica con ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] moderni, come la 'mistica dei numeri', o aritmologia, e l'astrologia. È dunque opportuno innanzitutto mettere l'accento sullo sfondo ontologico delle opere matematiche dei medioplatonici e dei neoplatonici, utilizzando come esempi l'Introduzione all ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] dei v. ad articolarsi in diverse tendenze. La tendenza psicologistica (specialmente con A. Meinong e C. von Ehrenfels) pone l’accento sul rapporto tra i v. e il desiderio e l’apprezzamento o, quanto meno, sulla loro desiderabilità, mentre quella ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...