I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] subire la deaccentazione dovuta alla struttura ritmica dell’enunciato quando si trovano in posizione immediatamente pretonica, per evitare l’adiacenza di due accenti, come nel caso di re e blu in i tré Re Mági, il sofá blu scúro. Si noti che quando ...
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PERONE O PERONE?
Entrambe le pronunce di questa parola, che indica un osso della gamba, sono accettabili.
• La pronuncia pèrone, con accentazione ➔sdrucciola, segue il modello della parola latina pèronem, [...] attraverso la quale il vocabolo greco è entrato nell’italiano.
• La pronuncia peróne, con accentazione ➔piana, si rifà direttamente all’etimo greco, il sostantivo femminile perone ‘spilla, fibula’.
VEDI ANCHE accento ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] non è un clitico ma una forma debole (Cardinaletti 1991); a differenza dei clitici, sta solo dopo il verbo e porta accento di parola:
(2) l’ho detto loro
Nella lingua poco sorvegliata (in particolare nel parlato) il clitico mancante è supplito dalla ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] non considerare l’endecasillabo dantesco «la somma sapïenza e ’l primo amore» (Inf. III, 6) un verso di 12 sillabe (con accento, anomalo, di quinta), o il settenario petrarchesco «Chiare, fresche e dolci acque» (Canz. CXXVI, 1) un verso di 9 sillabe ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] a/, ŏ > /ɔ/, ō e ŭ > /o/, ū > /u/
In posizione atona il precedente schema si riduce a cinque elementi, perché fuori d’accento è stata neutralizzata l’opposizione tra medie chiuse e aperte:
(2) ī > /i/, ĭ, ē ed ĕ > /e/, a > /a/, ŭ, ō ...
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-IO, PLURALE DEI NOMI IN
Il plurale dei nomi in -io ha due forme, a seconda che la i di -io sia accentata o no.
• Se la i di -io è accentata, il plurale è -ii con la doppia i
leggìo ▶ leggii
zìo ▶ [...] .
Storia
Fino a tempi abbastanza recenti i plurali in -ii potevano essere scritti anche con una sola i con l’accento circonflesso (î); oggi si tratta di un uso fatto con compiaciuta ricercatezza
Trepidando ai pericoli corsi dal protagonista e ...
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OSSIMORO O OSSIMORO?
Per questa parola, che indica una figura retorica basata sull’accostamento di termini contraddittori, sono corrette entrambe le pronunce.
• Ossìmoro, con accentazione ➔sdrucciola, [...] segue la pronuncia dell’etimo greco oxỳmoron ed è la soluzione leggermente più diffusa.
• Ossimòro, con accentazione ➔piana, continua la pronuncia della parola in latino (la lingua attraverso la quale è giunta in italiano) ed è la soluzione ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] sulla vocale tematica dell’infinito (dalla II coniugazione latina: infatti, nel passaggio dal latino all’italiano, viene mantenuto l’accento su quella che nelle forme latine era la vocale lunga -ē-: tenére < tenēre, vedére < vidēre, persuadére ...
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UTENSILE O UTENSILE?
Entrambe le pronunce sono corrette, e rispondono a significati diversi.
• Utensìle, con accentazione ➔piana, è fedele all’etimo latino utensìlia, e si usa per il sostantivo
Gli [...] utensìli dell’idraulico sono la chiave a stella, il cacciavite e molti altri
• Utènsile, con accentazione ➔sdrucciola, segue il latino utènsilem, e si usa per l’aggettivo, quasi esclusivamente nell’espressione macchina utensile
Ci è arrivata una ...
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PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano [...] avere solo il ruolo grammaticale di preposizione e rappresentano un insieme chiuso;
– le preposizioni improprie, che hanno un accento autonomo e non ammettono le forme articolate
davanti (➔davanti o davanti a?)
dietro (➔dietro o dietro a?)
dopo ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...