PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] programmi in prima serata caratterizzati da una conduzione sobria e ironica con gli ospiti più vari. Placido aveva un forte accento lucano, pur parlando bene tre lingue, rassomigliava a Woody Allen ed era sempre vestito come appena uscito di casa per ...
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GILARDONI, Pietro
Giuseppe Stolfi
Figlio di Domenico e di Francesca Mariani, nacque il 18 ott. 1763 a Puria (ora comune di Valsolda), sulla sponda comasca del lago di Lugano, per tradizione secolare [...] D. Aspari e da Canonica. Negli anni della Restaurazione, il suo linguaggio si omologò del tutto a quello corrente, perdendo ogni accento di individualità. Ma nell'ultima opera, il progetto per la facciata e il campanile della chiesa di S. Vittore a ...
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CENTURIONE, Martino
Giovanni Nuti
Figlio di Teramo, nacque a Genova in una data imprecisabile. Già nell'anno 1469 egli aveva larghi commerci con la Spagna, tanto che fu lui, insieme al banchiere Pantaleone [...] satisfatione universale"; accanto alla gratitudine per la buona volontà dimostrata da Carlo verso Genova, essi dovevano inoltre porre l'accento sul fatto che la città si era liberata da sola e, pur aderendo alla politica asburgica, dovevano insistere ...
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CARMINATI, Tullio
Roberta Ascarelli
Nacque a Zara il 21 sett. 1892, da Domenico e da Giuseppina Bettiza, in una famiglia nobile e agiata. Avviato senza particolare successo agli studi classici, il C. [...] to Love. La critica apprezzò l'eleganza, la franchezza e la sobrietà dei C. e al pubblico piacque il suo accento straniero, che da ora in poi rappresenterà un ingrediente del successo teatrale in America ulteriormente consolidato nel 1930 con l ...
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FAITINELLI, Pietro, detto Mugnone
Calogero Salamone
FAITINELLI (Faytinelli, Fatinelli, Fantinelli), Pietro, detto Mugnone (Muglione, Mugione, Mughione, Magnone,
Mucchio). - Di nobile famiglia lucchese, [...] porte di Firenze. Questa ebbe l'aiuto di molte città guelfe, tra le quali Lucca, ma non di Roberto d'Angiò. Il F. ebbe accenti di riprovazione per la condotta del re, ma anche per lo scarso valore dei Fiorentini.
Dopo la morte di Enrico VII (1313) il ...
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CALINI (Calino), Cesare
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 4 febbr. 1670 dal conte Carlo Francesco e da Elena Provaglio, in una famiglia del luogo di antiche tradizioni. Terzo di sei figli maschi [...] ") che non possono essere violate. Sulla scia del giusnaturalismo cristiano, ma altresì influenzato dall'incipiente umanitarismo, il C. pone l'accento anche sui temi della giustizia (pp. 26, 133, 170), del bene pubblico (pp. 171-174, 183, 250 s.), e ...
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FRANCESCHELLI, Remo
Paolo Camponeschi
, Nacque a Pizzale, in provincia di Pavia, il 14 genn. 1910 da Vincenzo e da Sara Bertoni, entrambi operai nella fornace Palli di Lungavilla.
Successivamente il [...] letteraria e artistica o di diritto sui beni immateriali, formule inadeguate nella sistematica del F. per il loro accento predominante al carattere reale che non si sarebbe facilmente prestato a spiegare istituti che sfuggono alla qualifica di ...
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ALLASON, Barbara
Lucia Strappini
Nacque a Pecetto Torinese il 12 ott. 1877, dalla viennese Pauline Kuntzner e da Ugo, generale di artiglieria di origine tedesca, apprezzato scrittore di temi militari, [...] osservando che "tutto ciò rimane secondario ed è riscattato da una delicata nota d'arte suffusa per ogni pagina, un accento gozzaniano di commozione per il "vecchio Piemonte"" (p. 464) e concludendo con il riconoscimento alla A. di un "temperamento ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] Milano il 3 ott. 1959.
Nell'esaminare il pensiero del G., mentre Treves e Agnelli hanno posto l'accento sulla sua costante fedeltà all'impostazione positivistica senza pronunciarsi sulla sua originalità, Mongardini accentua le proprie riserve proprio ...
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CENNINI, Bernardo
Bruno Santi
Nato il 2 genn. 1415 a Firenze dal beccaio Bartolommeo di Cenni del Fora in campo Corbolini, nel "popolo" di San Lorenzo, nell'anno 1427 era già a bottega dal setaiolo [...] Cavalcanti, gestita dai figli Bartolommeo e Domenico. Nella dichiarazione catastale del 1480 egli pose di nuovo l'accento sulle sue condizioni economiche precarie, affermando che i committenti dovevano addirittura fornirgli le materie prime; che egli ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...