«Puniamo una bambina, trasalendo di raccapriccio, se dice parolacce, se le dice un maschio ci viene da ridere», scriveva Elena Gianini Belotti negli anni Settanta del Novecento. Tra le tante e variopinte [...] l’aggettivo terrona, anche per dare un nome a quel viscerale fastidio che mi ha sempre impedito di attenuare il mio accento, e che all’occorrenza mi fa pronunciare parole (e parolacce) in siciliano quasi come un atto di ribellione: perché, se «di ...
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Marcello AprileManuale di base di linguistica e grammatica italianaBologna, il Mulino, 2021 Il sintagma di base contenuto nel titolo del manuale di Marcello Aprile, professore ordinario di Linguistica [...] (senza l’apostrofo perché è un troncamento e non un’elisione), dà (terza persona del verbo dare), qui e qua (senza l’accento) ecc., casi su cui non di rado “inciampano” gli studenti della scuola primaria (e non solo).Nello stesso capitolo il lettore ...
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Sono uno studente molto afflitto riguardo la pronuncia del verbo al presente di pedinare (tu pedini), più nello specifico mi stavo chiedendo molto assiduamente se l'accento fonetico ricadesse sulla e (tu [...] non è un verbo così usato, normalmente, nella sua intera flessione, pedinare può dare qualche problema di accentazione all’impronta. Accentazione che, in realtà, è normale, piana, nelle forme del presente indicativo: pedìno, pedìni, pedìna, pediniàmo ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] alta nei suoi nobili merletti rossastri, la vetta illuminata dall’oro vecchio dell’ultima sillaba; Vitré, di cui l’accento acuto tagliava a losanghe di legno nero la vetrata antica; [...] Coutances, cattedrale normanna, che il suo dittongo finale ...
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Ho frequentato San Vittore a Milano per due anni, dal 1965 al 1967: prima quindi dei moti del ’68 e soprattutto prima della bomba di piazza Fontana (12 dicembre 1969), che segnò per me, e per molti come [...] con assoluta vivezza:«Pronto!… Carcere», dice il primo (voce da baritono, accento meridionale: forse calabrese), «Sono Lupo».«Pronto!... Carcere», dice il secondo (accento molto più musicale, sicuramente napoletano), «Sono Saporito».2.Conservo ancora ...
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Il romanzo di Fabienne Agliardi (Appetricchio, Fazi editore, 2023) ci trascina in un’Italia familiare e inedita al tempo stesso, in un luogo sconosciuto ma verosimile, in cui si parla un dialetto inesistente [...] faceva risuonare gli scudi di Petricchio, che stava a quattrocentoventi chilometri ma che già li chiamava. Era l’Autogrill dell’accento più del Sud che del Nord, la prima sniffata di Meridione pur essendo ancora al Centro, dei romani che apocopavano ...
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Antonella SbuelzMariamFirenze, Vallecchi, 2023 Antonella Sbuelz, scrittrice vincitrice di numerosi premi tra cui il Campiello giovani, ci ha abituati al suo interesse per la Storia, in particolare per [...] quelle vicende dimenticate o su cui si pone poco l’accento. Nel suo ultimo romanzo, Mariam (Vallecchi, 2023), lo sfondo è quello del colonialismo italiano in Libia e delle sue conseguenze giunte fino a noi. Il genere del romanzo storico non vive in ...
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La settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo si distingue per un'età media degli artisti in gara molto bassa. Su quarantanove partecipanti complessivi (tra i gruppi e i solisti) che si esibiscono [...] al noto con l’amaro in bocca), «Non lo conosci Noè? / No eh?» (Onda alta, Dargen D’Amico, qui con un forte accento sull’omofonia); ma anche in alcune espressioni di sapore antitetico e ossimorico, come «E piangere dal ridere» (Vai!, Alfa), o anche ...
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Marco GrimaldiDante in dodici paroleRoma, Fila 37, 2023 Non si può pensare, oggi, di mettere seriamente in discussione la presenza di Dante nei curricoli scolastici: la proposta suonerebbe polemica, non [...] ai lettori del magazine – ha inserito un omaggio al grande storico della lingua Luca Serianni: l’aggiunta dell’accento al pronome personale sé seguito da stesso, assente nella traduzione originale; un dettaglio grammaticale sul quale Serianni ha ...
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Più adattamento che traduzione, Il Padrino (The Godfather, 1972) rovescia il vieto dogma della superiorità letteraria indagando il complesso intreccio tra racconto e medium filmico. Vi è, nell’opera di [...] potremmo rendere ‘Non m’importa quanti diego africani clandestini unti paesani spuntino fuori dal nulla’. Il doppiaggio sposta l’accento sulla criminalità organizzata: «E me ne frego di tutti i guappi camorristi siculo-napoletani che vengono a farmi ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...
Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...