CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] e i limiti alle attività consentite ai missionari con una bolla che porta la data del 17 giugno 1669: in particolare l'accento veniva posto sui compiti di natura pastorale che dovevano essere preminenti e sul divieto ad esercitare attività e traffici ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] d'origine e formazione assai diversa, dei quali seppe di volta in volta mitigare - o far dimenticare - gli accenti troppo palesemente farseschi (è il caso del Militotti, di G. Palomba o del Petrosellini), o valorizzare i propositi riformistici ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] è posto sul giudizio qualitativo e sul carattere dei dipinti in quanto opere d'arte. Solo dopo questo mutamento di accento, evidente per la prima volta in Fiorentine Painters, le trattazioni dei singoli artisti acquistano quella precisione di cammeo ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] del problema della verità e del significato della proposizione: quella teologico-ontologica di derivazione agostiniana, che pone l'accento sull'eguaglianza di ens e verum, e considera quindi la verità come la realtà stessa in quanto si conforma ...
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VESPUCCI, Amerigo.
Luciano Formisano
– Nacque a Firenze il 9 marzo 1454, da Nastagio (detto Stagio) di Amerigo Vespucci, notaio, e da Elisabetta (detta Lisabetta o Lisa) di Giovanni Mini, notaio originario [...] terra(m) sive America(m)», dove America andrà pronunciato Amerìca, da Amerìcus (Amerigo), poi divenuto Amèrica con ritrazione dell’accento sul modello di Africa (Contini, 1988, pp. 223-225, riprendendo un’osservazione di Bruno Migliorini). Non meno ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] soltanto della prole (ibid., p. 135). Rifiutava visioni pessimistiche e fatalistiche di determinismo biologico, ponendo l'accento sui fattori sociali e spirituali e sulla libertà come legge di funzionamento dello spirito umano, e, traendone le ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] socialista) sia stata meramente casuale. Negando al liberal-socialismo l'appartenenza all'indirizzo liberale ("Nel liberal-socialismo l'accento batte sul secondo termine. E il socialismo non è un nome che possa prendersi in un significato vario e ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] venivano definite), documentando la predilezione che il G. nutriva nei confronti dei dipinti oltremontani e ponendo l'accento sul loro ruolo peculiare nella sua collezione.
Dall'elenco di Michiel risultano molte opere realizzate da Hans Memling ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] i due presupposti necessari per una politica di programmazione. Nella Nota aggiuntiva, La Malfa aveva messo l’accento sulla ‘politica dei redditi’, condizione preliminare per una programmazione del sistema economico. Giolitti era duramente ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] sue classi dirigenti, sulle riforme necessarie per prevenire il malcontento e sanare ingiustizie storiche. Ripetutamente l'accento venne posto sulla questione del decentramento amministrativo, sia da parte degli oppositori crispini del governo, che ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...