TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] , lingue), nelle lingue turche il vocalismo tonico è abbastanza stabile e dalla comparazione delle lingue Yaḥyà, Sābit (Thābit), sheikh Ghālib, ecc., si rilevano anche accenti umani e il sentimento vince talora la concettosità della dizione.
Il ...
Leggi Tutto
Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] ), non si può ignorare eventualmente la difficoltà fonetica costituita da o tonico che in tale posizione non avrebbe dovuto cadere; a meno di non riconoscere uno spostamento d'accento su i (?) che avrebbe favorito l'assorbimento di o davanti ad ...
Leggi Tutto
Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] un intervento del 1959 (1975, pp. 11-54) a porre l’accento sull’esistenza di un settore mediano tra lingua e dialetto, ovvero l’ e, in linea generale, non c’è il passaggio da -a- tonica a -e-. Tra gli elementi che invece lo distinguono vi sono: ...
Leggi Tutto
Personalita
Riccardo Luccio
di Riccardo Luccio e Gian Giacomo Rovera
PERSONALITÀ
Personalità di Riccardo Luccio
Dalla maschera all'attore
Contrariamente a quanto abitualmente si ritiene, la psicologia [...] dell'organismo. Claridge distingue due sistemi di arousal, uno tonico e uno modulatore: il primo è sì determinato dalle afferenze una strada c'è, ed è quella di spostare l'accento dal 'come sono' gli individui, ossia dalle loro caratteristiche ...
Leggi Tutto
Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] una sindrome clinicamente silente o saltatoria (saltuarie crisi toniche, oculogire e apnee di breve durata) o sviluppo cognitivo del bambino appena condotta ha posto l'accento sullo sviluppo degli schemi mentali attraverso le abilità percettive ...
Leggi Tutto
avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] amato per amore aggio. Viene evitato lo iato rispetto a vocale tonica precedente in CVI 22 vertù fatto ha lontana, e 111 Poi 13 nel qual, se 'nteso avessi i prieghi suoi). Rispetto all'accento, è affine la posizione prosodica di là sù, in Pd XXX 114 ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Tardo iatromeccanicismo e animismo: Boerhaave, Hoffmann, Stahl
François Duchesneau
Tardo iatromeccanicismo e animismo: Boerhaave, Hoffmann, Stahl
Dal microstrutturismo [...] geometrici e meccanici, della filosofia della Natura.
L'accento posto su una certa meccanica vitale, in particolare di risposta elastica" in grado di suscitare la reazione tonica delle strutture solide e l'integrazione delle particelle nutritive; ...
Leggi Tutto
Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] punto processi di fonetica storica (lo spostamento d’accento in Frìuli, invece dell’etimologico Friùli – finora analogico...), la griglia descrittiva (dalla grafia al vocalismo tonico e atono, al consonantismo...), la terminologia messi a ...
Leggi Tutto
e
Riccardo Ambrosini
. 1. È la voce più frequente nelle opere di D., con 8.670 attestazioni, di cui 642 nella Vita Nuova (+ 33 ed), 463 nelle Rime (35 ed; in XCI 28 l'articolo i si elide dopo e: E' [...] venner sotto noi, ove al risalto espressivo dato dall'uso tonico del pronome dopo ed iniziale di proposizione, si collega la di e si collega con motivi accentuativi, per il coincidere di accento e valore semantico, come, ad es., nella tenzone con ...
Leggi Tutto
mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] le saprà contar mia ragion bona. L'uso appellativo - sempre tonico - ricorre in XII 15 43 Gentil ballata mia; XXXIII 5 6 Pietosa mia canzone, or va piangendo, ma ancora in relazione all'accento (sulla quarta sillaba del verso).
Dei 10 casi di ‛ miei ...
Leggi Tutto
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...