In linguistica, privo di accentotonico. Oltre alle sillabe non accentate della parola, sono atone le enclitiche (➔ enclisi) e le proclitiche (➔ proclisi). Vi sono gradazioni nell’atonicità: per es., in [...] capitàno le sillabe pi e no sono atone, ca è semitonica ...
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Parola che ha l’accentotonico sulla quartultima sillaba. Nella lingua italiana le b. sono forme verbali, nella terza persona plurale dell’indicativo e del congiuntivo, e parole contenenti clitici (per [...] es., portaglielo) ...
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In grammatica, parola che ha l’accentotonico sulla sestultima sillaba. In italiano possono essere q. soltanto alcune rare voci verbali composte con enclitiche (per es., fàbbricamicelo). ...
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trisdrucciola, parola In grammatica, parola che ha l’accentotonico sulla quintultima sillaba. In italiano possono essere t. soltanto voci verbali composte con enclitiche (es., fàbbricamene). ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] plurale di odio ~ odi voce del verbo odiare).
Tutte le parole italiane, esclusi i ➔ clitici, hanno almeno un accentotonico che viene indicato graficamente solo nei seguenti casi:
(a) sulla vocale finale dei polisillabi tronchi (bontà, portò), anche ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] della rethorica vulgaris. Perché si abbia rima è, insomma, necessario che l'inizio dell'omofonia coincida con l'ultimo accentotonico del verso (o dell'emistichio nel caso di rima interna). Ancora una volta, però, andrà osservato che l'interesse ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] una parola che finisce per vocale ne può seguire un’altra che comincia pure per vocale. Se entrambe le vocali portano l’accentotonico, si forma uno iato (es., vorrà essere); se lo porta solo l’iniziale della seconda parola, si può avere un dittongo ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] in mezzo a due vocali sillabiche, caso possibile solo in grecismi ed esotismi. È sempre vocale: a) quando porta l’accentotonico, quando è seguita da consonante, quando è finale di parola; b) quando è preceduta da consonante non velare ed è seguita ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] diacritico né semiconsonante se non è seguito da vocale; un i non può essere né segno diacritico né semiconsonante se porta l’accentotonico.
Come vocale, l’i è la più chiusa delle vocali palatali (i, é, è); nella sua pronuncia la lingua è sollevata ...
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Nella terminologia grammaticale greca, si dice di parola che ha l’accento acuto sulla terzultima sillaba (es., ἄνϑρωπος). Per estensione, con riferimento ad altre lingue, di parola che ha l’accentotonico [...] sulla terzultima sillaba, cioè sdrucciola (es., ànima) ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...