Shull, Clifford Glenwood
Pietro Salvini
Fisico statunitense, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 23 settembre 1915. Laureatosi presso il Carnegie Institute of Technology di Pittsburgh (1937), ha conseguito [...] ha collaborato con F. Myers e R. Huntoon alla costruzione di un acceleratore Cockroft-Walton da 200 keV in grado di accelerare deuterio e alla progettazione di un nuovo acceleratore di Van de Graaff da 400 keV per elettroni, tramite il quale ha ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] dei neutrini sono legate alla possibilità di creare fasci molto intensi, quali si possono ottenere dal decadimento radioattivo di nuclei accelerati o di muoni accumulati in un anello.
Per quel che riguarda la fisica dei mesoni K e B, si stanno ...
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Alessandro Albanese
È proprio la 'particella di Dio'
Mai espressione fu più appropriata. Il bosone di Higgs ha proprietà ‘divine’: è in grado di conferire una massa alle particelle con cui viene in contatto. [...] la materia e l’energia oscura che rappresentano ben il 96% del nostro Universo e di cui non sappiamo praticamente nulla. L’acceleratore LHC continuerà a lavorare ancora fino alla fine del 2012 con energie attorno ai 7 TeV. A quel punto si farà una ...
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Hill George William
Hill 〈hil〉 George William [STF] (New York 1838 - West Nyack, New York, 1914) Astronomo del Servizio degli SUA per le effemeridi nautiche (1861); socio straniero dei Lincei (1913). [...] ◆ [ANM] Equazione di H.: equazione differenziale del secondo ordine a coefficienti periodici che governa il moto delle particelle in un acceleratore circolare: v. acceleratori di particelle: I 8 a. ...
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bevatrone
bevatróne [Dall'ingl. Bevatron, comp. di BeV e del suff. -tron di syncrotron "sincrotrone"] [FSN] Denomin. del grande protosincrotrone dell'univ. di Berkeley entrato in funzione nel 1954, così [...] chiamato in quanto capace di accelerare protoni sino a energie di 6 GeV (all'uso americano dell'epoca, 6 BeV); con questo acceleratore fu riconosciuta l'esistenza dell'antiprotone (1955) e dell'antineutrone (1956). ...
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Fisico statunitense (New York 1931 - Stanford 2018), prof. dal 1967 alla Stanford University, nella quale ha realizzato (1965) una coppia di anelli di accumulazione per elettroni e (1970-75) il grande [...] a fasci collidenti per positroni ed elettroni SPEAR, con energie fino a 5 GeV per fascio; in esperienze fatte con quest'ultimo acceleratore scoprì (novembre 1974) una particella subnucleare che egli chiamò ψ, con una massa di 3,1 GeV/c2 e una vita ...
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Centro Informazioni Studi ed Esperienze
Cèntro Informazióni Studi ed Esperiènze (CISE) [FTC] [FNC] Ente, fondato a Milano nel 1946 per iniziativa privata e ampliato poi con l'intervento di vari gruppi [...] ricerche nel campo delle applicazioni pacifiche dell'energia nucleare. Tra l'altro è in funzione presso il CISE, a Segrate (MI), un acceleratore tandem di Van de Graaff capace di produrre un fascio di protoni o di ioni con energia massima di 8 MeV. ...
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Fisico, nato a Bologna il 1° luglio 1913. Professore nelle università di Milano (1948), Roma (1951-56) e infine, dopo una permanenza a Ginevra presso il CERN, a Bologna (1958). Premio nazionale dell'Accademia [...] dei Lincei dal 1958.
A lui si debbono notevoli ricerche sulla teoria delle macchine acceleratrici di particelle, in particolare dell'acceleratore a induzione, sulle proprietà delle particelle penetranti e dei mesoni nella radiazione cosmica, sulla ...
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Fisico (Berlino 1919 - Los Altos, California, 2007), emigrò negli USA nel 1934; professore di fisica presso l'univ. di Stanford, dal 1961 al 1984 direttore dello SLAC (Stanford linear accelerator center). [...] π−+p→n+π0 (→γ+γ) e determinò la parità intrinseca del pione. Ha promosso la realizzazione presso lo SLAC del più grande acceleratore lineare per elettroni (e per positroni) del mondo e anche di varî anelli a fasci collidenti per elettroni e positroni ...
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iniettore
iniettóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del part. pass. iniectus del lat. inicere (→ iniettivo), sul modello dell'ingl. injector] [LSF] Dispositivo che serve per iniettare qualcosa. ◆ [FTC] [...] momento opportuno e convenientemente nebulizzata, una quantità dosata di combustibile liquido. ◆ [FSN] I. di fascio: in un acceleratore circolare di particelle, un anello di accumulazione e simili, dispositivo collocato tangenzialmente all'orbita di ...
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acceleratore
acceleratóre agg. e s. m. [der. di accelerare]. – 1. agg. e s. m. (f. -trice) Che accelera; dispositivo, sostanza o altro mezzo, anche non materiale, che produce o favorisce un’accelerazione. È riferito in genere a dispositivi...