Fisico (n. Oslo 1902 - m. 1996). Dopo aver lavorato nei laboratorî di ricerca di varie grandi industrie, nel 1952 fu incaricato della realizzazione del protosincrotrone da 25 GeV del CERN a Ginevra e poi [...] (1959) del grande elettrosincrotrone di Amburgo. Autore di numerose ricerche nel campo degli acceleratoridiparticelle, è particolarmente noto per una sua ricerca del 1928 su un acceleratore lineare diparticelle, a due stadî, in cui enunciò il ...
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Fisico canadese (n. Medicine Hat, Alberta, 1929 - Stanford 2018), ricercatore a Stanford (1954-58), a Orsay (1958-61) e successivamente prof. di fisica presso il Centro dell'acceleratore lineare di Stanford. [...] fisica sperimentale delle particelle elementari. Con J. I. Friedman e H. W. Kendall, ha fornito una delle prime prove sperimentali dirette della struttura a quark degli adroni mediante lo studio della diffusione anelastica profonda di elettroni su ...
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Fisico, nato a Carpaneto (Piacenza) il 5 settembre 1908; figlio del matematico Ugo (App. I, p. 107). Laureatosi a Roma nel 1929, ha compiuto la sua carriera in quella università, dove dal 1937 ricopre [...] al progresso della fisica nucleare. L'A. si è anche occupato della tecnica delle macchine per la produzione diparticelle ad altissima energia (acceleratore ad induzione), tecnica questa che aveva imparato a conoscere durante i suoi soggiorni ...
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Fisica
Giorgio Parisi
Spiegare cosa è oggi la f. e cosa la differenzia dalle altre discipline non è facile. Dare una precisa definizione di una scienza è arduo, specialmente in questi anni in cui si [...] vengono accelerati due fasci di protoni di energia estremamente elevata (14 TeV) che circolano nelle due direzioni opposte: durante le collisioni l'energia dei protoni può essere utilizzata per la creazione diparticelle, anche di massa estremamente ...
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MICROSCOPIO
Ugo Valdrè
Adriano Alippi
(XXIII, p. 221; App. II, II, p. 309; III, II, p. 109)
Microscopia ottica. − La microscopia ottica sta attraversando un periodo di grande sviluppo, dopo una stasi [...] =0,0037 nm (corrispondente a 100 kV di potenziale acceleratore) e Cs=1 mm, risulta d=0,3 nm (valore circa 100 volte maggiore di λ); per V=4·105 Volt e Cs Sono strumenti nei quali un fascio collimato diparticelle (fotoni, elettroni o ioni) viene fatto ...
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RELATIVITÀ, Teoria della (XXIX, p. 15; App. II, ii, p. 681)
Maria PASTORI
La teoria della r. nella sua prima forma, della r. ristretta, è diventata presupposto indispensabile del progresso della fisica [...] tecniche della r. ristretta si hanno nel campo dell'elettronica e in quello delle macchine acceleratricidiparticelle. In varî tipi di tubi elettronici gli elettroni raggiungono infatti velocità tanto grandi che le correzioni relativistiche non si ...
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Leptoquark
Silvano Petrarca
In fisica delle particelle elementari (v. particelle elementari e antiparticelle, App. V), denominazione di ipotetiche particelle, previste in varie teorie di natura speculativa, [...] il numero barionico, e che quindi non sono vincolati ad avere masse altissime, è uno dei settori di punta negli esperimenti presso gli acceleratoridiparticelledi alta energia. In questo caso infatti i l., che possono avere spin 0 o 1 in unità ...
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Introduzione. − L'evoluzione delle conoscenze sperimentali e lo sviluppo di nuove idee teoriche nel campo della fisica subnucleare hanno condotto a una descrizione microscopica della natura, basata su [...] , che prese il via nel 1978, implicava innovazioni così profonde nel controllo di fasci diparticelle da costituire una sfida alla tecnologia degli acceleratori allora conosciuta. Gli antiprotoni infatti non sono disponibili in natura, ma devono ...
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RUBBIA, Carlo
Marco Rossi
Fisico italiano, nato a Gorizia il 31 marzo 1934. Terminato il liceo a Pisa, dopo un breve periodo di studi d'ingegneria presso il politecnico di Milano, ha frequentato la [...] acceleratore (v. anche bosone intermedio, in questa Appendice). La conversione della macchina, ultimata nel 1981, ha così permesso di realizzare quelle energie d'urto (dell'ordine dei 300 GeV per fascio) sufficienti per la creazione diparticelle ...
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Fisico nucleare statunitense, nato a Chicago il 29 settembre 1931. È stato insignito del premio Nobel per la fisica (1980), per una serie di ricerche, realizzate insieme a V. L. Fitch nel 1964, nel campo [...] proprietà del mesone K e fu realizzata con l'acceleratoredi protoni di Brookhaven.
I mesoni K sono particelle neutre instabili con massa circa pari alla metà di quella del protone. Questa particella elementare si può considerare una combinazione ...
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acceleratore
acceleratóre agg. e s. m. [der. di accelerare]. – 1. agg. e s. m. (f. -trice) Che accelera; dispositivo, sostanza o altro mezzo, anche non materiale, che produce o favorisce un’accelerazione. È riferito in genere a dispositivi...
sincrotrone
sincrotróne s. m. [dall’ingl. synchrotron, comp. di syncro(nized) «sincronizzato» e (elec)tron «elettrone»]. – Macchina acceleratrice circolare di particelle cariche, nella quale, oltre alla modulazione della frequenza della tensione...