Questo articolo costituisce l'aggiornamento dell'articolo termoionici, tubi (XXXIII, p. 591; App. II, 11, p. 973): il mutamento di esponente è stato consigliato dalla constatazione che la qualifica elettronico [...] , che vengono particolarmente impiegati negli acceleratoridiparticelle (v. acceleratore, in questa App.). A titolo di esempio ricordiamo che sono stati attuati klystron capaci di erogare potenze impulsive di 30 MW di picco su frequenze dell'ordine ...
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Le macchine elettrostatiche attuali sono generalmente costruite allo scopo di fornire elevatissime tensioni, dell'ordine di 108 volt per l'accelerazione delle particelle elementari usate nelle ricerche [...] delle macchine elettrostatiche si possono ritenere appartenenti i moltiplicatori di tensione a cascata, anch'essi impiegati per l'accelerazionediparticelle elementari nelle ricerche di fisica nucleare. Anche queste macchine infatti forniscono una ...
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RUBBIA, Carlo
Marco Rossi
Fisico italiano, nato a Gorizia il 31 marzo 1934. Terminato il liceo a Pisa, dopo un breve periodo di studi d'ingegneria presso il politecnico di Milano, ha frequentato la [...] acceleratore (v. anche bosone intermedio, in questa Appendice). La conversione della macchina, ultimata nel 1981, ha così permesso di realizzare quelle energie d'urto (dell'ordine dei 300 GeV per fascio) sufficienti per la creazione diparticelle ...
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Fisico nucleare statunitense, nato a Chicago il 29 settembre 1931. È stato insignito del premio Nobel per la fisica (1980), per una serie di ricerche, realizzate insieme a V. L. Fitch nel 1964, nel campo [...] proprietà del mesone K e fu realizzata con l'acceleratoredi protoni di Brookhaven.
I mesoni K sono particelle neutre instabili con massa circa pari alla metà di quella del protone. Questa particella elementare si può considerare una combinazione ...
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Fisico, nato a Bologna il 1° luglio 1913. Professore nelle università di Milano (1948), Roma (1951-56) e infine, dopo una permanenza a Ginevra presso il CERN, a Bologna (1958). Premio nazionale dell'Accademia [...] dal 1958.
A lui si debbono notevoli ricerche sulla teoria delle macchine acceleratricidiparticelle, in particolare dell'acceleratore a induzione, sulle proprietà delle particelle penetranti e dei mesoni nella radiazione cosmica, sulla teoria della ...
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superficie Il contorno di un corpo, come elemento di separazione fra la parte di spazio occupata dal corpo e quella non occupata.
Diritto
Diritto di s. Diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo [...] lunghezza d’onda degli elettroni (variando il potenziale acceleratore). La diffrazione di elettroni lenti è anche sensibile ai difetti microscopici della superficie.
Tecniche spettroscopiche. In esse la particella sonda scambia energia con il sistema ...
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Fisico, nato a S. Francisco (California) il 13 giugno 1911. Ha studiato all'università di Chicago, dove ottenne il dottorato in fisica nel 1936. Come ricercatore presso l'università di California s'interessò [...] detonatori per bombe nucleari. Alla fine della guerra passò ad occuparsi di fisica delle alte energie, collaborando alla realizzazione dell'acceleratore lineare di protoni di Berkeley. Si occupò poi di camere a bolle a idrogeno e dei relativi sistemi ...
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Interazioni fondamentali
GGuido Altarelli
di Guido Altarelli
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Il Modello Standard (MS). ▭ 3. Verifiche di precisione del MS. ▭ 4. Oltre il MS. ▭ 5. Conclusioni e prospettive. [...] fondamentali è il LHC del CERN (collisioni p - p a 14 TeV). Questo acceleratore affronterà il problema centrale della fisica delle particelle, ossia la ricerca della particelladi Higgs, per completare la verifica del MS, nonché la ricerca delle ...
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CABIBBO, Nicola
Leonardo Gariboldi
Nacque a Roma il 10 aprile 1935, figlio di Emanuele, avvocato, e di una casalinga entrambi di origini siciliane. Fin da ragazzo s’interessò di astronautica, elettronica [...] , G. De Franceschi, U. Mosco).
Ai Laboratori di Frascati, grazie alle idee di Bruno Touschek, le ricerche sugli acceleratori si orientarono verso la costruzione di una macchina che facesse urtare un fascio diparticelle con un secondo fascio delle ...
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RIGHI, Augusto
Giorgio Dragoni
RIGHI, Augusto. – Nacque a Bologna il 27 agosto 1850 da Francesco, medico chirurgo, e da Giuseppina Zanelli.
Frequentò il triennio delle scuole tecniche (1861-64) e si [...] un modello per l’acceleratoredi Robert J. van der Graaff.
Quando Pacinotti lasciò Bologna e l’Istituto tecnico per l’Università di Cagliari (1873) fu una massiva carica centrale positiva circondata da particelle negative rotanti attorno a essa che ...
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acceleratore
acceleratóre agg. e s. m. [der. di accelerare]. – 1. agg. e s. m. (f. -trice) Che accelera; dispositivo, sostanza o altro mezzo, anche non materiale, che produce o favorisce un’accelerazione. È riferito in genere a dispositivi...
sincrotrone
sincrotróne s. m. [dall’ingl. synchrotron, comp. di syncro(nized) «sincronizzato» e (elec)tron «elettrone»]. – Macchina acceleratrice circolare di particelle cariche, nella quale, oltre alla modulazione della frequenza della tensione...