Califfo abbaside (m. 950), regnò dal 932 al 934. Di carattere crudele e dispotico, fu detronizzato da una sollevazione popolare, accecato e imprigionato. Liberato dopo undici anni, visse di accattonaggio [...] fino alla morte ...
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CENTURIONE, Virginia
Giovanni Nuti
Nacque a Genova da Giorgio del ramo dei Becchignoni e da Lelia Spinola il 2aprile dell'anno 1587. Sposata a Gaspare di Giacomo Grimaldi dei signori Bracelli, dal quale [...] Gavi, Voltaggio e Savignone. La crisi economica causata dalle distruzioni belliche provocò un aumento spaventoso dell'accattonaggio: preoccupazione della C. fu innanzitutto quella di aiutare le giovani costrette a rifugiarsi in città e spesso ...
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FARINA, Giovanni Antonio
Giovanni A. Cisotto
Nacque a Gambellara (Vicenza) l'11 genn. 1803, quintogenito di nove fratelli, da Pietro e Francesca Bellame. Venne educato dallo zio paterno, don Antonio [...] scuola di carità, esistente in parrocchia per l'istruzione e l'educazione cristiana delle fanciulle povere costrette all'accattonaggio, che era decaduta per l'inefficiente organizzazione. Diede vita in tal modo ad una nuova istituzione, destinata all ...
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GALLOTTI, Giuseppe
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli nel marzo del 1803 da una famiglia di antica aristocrazia. Giovanissimo si distinse come "ardente settario" durante il nonimestre costituzionale [...] , esponeva le sue tesi sulla carità, sul lavoro femminile quale strumento di emancipazione della donna, sull'accattonaggio, sulla necessità della revisione dei regolamenti.
Poco prima della pubblicazione della relazione, era stato nominato senatore ...
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MALVASIA, Alessandro
Dante Marini
Figlio del conte Cesare Alberto e di Ginevra Gozzadini, nacque a Bologna il 27 apr. 1748 in una famiglia di antichi banchieri originaria di Gubbio che, trasferitasi [...] si prodigò con sovvenzioni ed elargizioni per far fronte alla carestia del 1816-17 e ai tristi fenomeni di pauperismo, accattonaggio e tifo; diede notevole impulso alle opere pubbliche, specialmente a strade, ponti e argini di fiumi e canali. La sua ...
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CIACCHI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaroil 16 ag. 1788 da famiglia di nobile lignaggio: il padre, conte Gianbernardino, aveva più volte ricoperto nella città marchigiana importanti cariche [...] storia alcune sue notificazioni, quali quella del 5 apr. 1837, con cui all'epoca del colera tentò di regolare l'accattonaggio dividendo.i mendici in validi ed invalidi e assegnando ai primi un lavoro e ai secondi, insieme col permesso di chiedere ...
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GUAITOLI, Paolo
Mario Pecoraro
Nacque il 24 nov. 1796 a Sozzigalli (allora frazione di Carpi, oggi di Soliera), nel Modenese, da Giuseppe e Giovanna Furgieri, in una famiglia di umile condizione.
Preso [...] di governo e, nell'aprile 1850, della commissione incaricata di predisporre un piano per risolvere il problema dell'accattonaggio.
Dopo l'annessione del Ducato di Modena al Regno di Sardegna fu nominato membro attivo della Deputazione di storia ...
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Dickens, Charles
Gianna Marrone
La voce della vecchia Londra
Ironia e satira, un senso di ribellione, ma anche di impotenza, verso le ingiustizie della società inglese ottocentesca sono i mezzi che [...] soprattutto ai bambini e alle donne. Questo nuovo modo di porsi di fronte allo sfruttamento minorile, all'accattonaggio, alla scarsa considerazione verso la rispettabilità femminile colloca Charles Dickens nella posizione di capostipite di un filone ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] della plebe lucchese si coniuga la proposta di istituire un sistema di sussidi, in modo da eliminare la piaga dell'accattonaggio, consentendo, tra l'altro, mediante l'istituzione di appositi asili, anche l'educazione e la scolarizzazione dei bambini ...
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accattonaggio
accattonàggio s. m. [der. di accattone]. – L’andare accattando, come fatto in sé o come fenomeno sociale: esercitare l’a.; darsi all’a.; vivere di a.; combattere, reprimere l’accattonaggio.
vagabondo
vagabóndo (ant. vagabundo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. vagabundus, der. di vagari «vagare»]. – 1. agg., letter. Che va errando in qua e là; errante, ramingo: quasi della fortuna disperato, vagabundo andando, pervenne in Lunigiana...