Pittore e storico dell'arte, famoso ai suoi tempi, nato in Roma circa il 1573, ivi morto nel 1644. Già nel 1604 il van Mander lo cita fra i migliori artisti di Roma, e nei primi decennî del secolo lo vediamo [...] (1628). Fatto cavaliere da Paolo V; più volte principe dell'Accademiadi San Luca; tra il 1621 e il '23 chiamato a dipingere alla corte di Mantova; sue opere s'inviano alla corte diFrancia (dove sono anteposte a quelle del Rubens), in Olanda, in ...
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SAINT-SAENS, Camille
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Parigi il 9 ottobre 1835, morto ad Algeri il 16 dicembre 1921. Nel 1842 iniziò i suoi studî musicali sotto la guida del pianista C.-M. Stamaty, [...] Tedeschi, Inglesi, Italiani conobbero - tra i sinfonisti diFrancia - quasi soltanto l'autore della Danse macabre e comune, ora nell'accademico. Ma non mancano nella sua vasta produzione anche pagine in cui il giuoco di questo lucidissimo intelletto ...
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RICCI, Sebastiano
Gino Fogolari
Pittore, nato a Belluno nel 1659, morto a Venezia il 15 maggio 1734. Inizia il rinascimento settecentesco della pittura veneziana con larghissimo successo in Italia e [...] il rococò francese poté non poco su di lui), ottenne, patrocinato da Jean Jouvenet, col saggio della Francia che onora le scienze, ora al Louvre, il titolo d'accademico; nel 1723 divenne accademico della Clementina di Bologna. Rende onore alla sua ...
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MERULO (Merlotti), Claudio
Adelmo DAMERINI
Organista e compositore, nato a Correggio (Parma) l'8 aprile 1533, morto a Parma il 4 maggio 1604. Forse ebbe i primi insegnamenti musicali dal francese Tulturale [...] la stamperia a Giorgio Angelieri. Nel 1574 il M. ebbe occasione di distinguersi come compositore accademico, quando Enrico III, dal trono di Polonia dovendosi trasferire a quello diFrancia, si soffermò in Venezia alcuni giorni. Egli fu scelto a ...
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Compositore e pianista italiano, morto a Firenze il 19 febbraio 1975. La sua figura, già delineatasi vigorosamente negli anni di poco precedenti il secondo conflitto mondiale, ha assunto dal dopoguerra [...] dal 1958, nello stesso anno fu chiamato a far parte della Reale Accademia delle arti di Stoccolma, nel 1968 dell'Istituto diFrancia, nel 1969 della Royal Academy of Music di Londra, e nel 1967 fu proclamato Doctor of Music honoris causa dalla ...
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Nato a Sutri (Roma) intorno al 1517, discendente forse dalla famiglia dei conti dell'Anguillara (v.), attese in Roma allo studio del diritto e vi conseguì il grado accademico, di cui non pare in seguito [...] protettori, ai quali si rivolgeva con versi e lettere per avere ricompense in cambio di elogi. Dimorò qualche anno in Francia (1553-1561) a Parigi, a Lione, e par che trovasse fortuna presso Enrico IV e Caterina de' Medici, a cui, come a varî nobili ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] con l'Oriente, relegando nella parte di comparse quei paesi europei come la Francia, l'Inghilterra, la Germania, che stessa posizione eccentrica di A. Schopenhauer nei confronti del mondo accademico comportò sovente l'ostracismo di questo mondo verso ...
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Il maggior poeta romanesco nacque a Roma il 10 settembre 1791 da Gaudenzio e da Luigia Mazio. Ebbe una gioventù infelice per disgrazie familiari e per difficoltà della vita. Costretto a miseri impieghi [...] personalità del poeta che fu certamente uno dei più grandi artisti di quel che in Francia fu detto "verismo" e che già con l'opera del come reazione a tutto quanto di dolciastro e di finto tuttora usciva dalle accademie arcadiche, alle quali il Belli ...
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Clinico, patologo e batteriologo, nato l'8 settembre 1876 a Firenze. Laureatosi a Firenze nel 1899, fu per un anno assistente di Grocco, poi si perfezionò in batteriologia a Bonn presso Kruse; là scoprì [...] europea richiese la sua opera di batteriologo espertissimo, nel Basso Piave, in Macedonia, in Francia, in Inghilterra. Dopo la titolo di sir e nel 1929 l'Italia l'elesse senatore e poco dopo accademico Linceo e presidente della Società di medicina ...
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Stato
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
sommario: 1. Per una definizione storico-tipologica: a) Stato e altre forme di dominio; b) tipologia e storia; c) lo Stato e la sua storia. 2. Una parola, [...] e il cancelliere diFrancia H. F. Daguesseau questi nomi mostrano come il processo di codificazione sia stimolato proprio campo sociale: erano chiese e società per azioni, club e accademie scientifiche. Oltre a esse ci sono le famiglie, nate dal ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...