Pittore (Venezia 1702 - ivi 1785). Fu tra i maggiori rappresentanti del rococò veneziano; espresse al meglio le sue qualità in quadri di genere e di costume con scene di vita veneziana, che lo resero famoso. [...] -34), di G. M. Crespi. Nel 1756 fu nominato membro dell'Accademia di Venezia, dove insegnò, pur con qualche interruzione, fino al 1780.
Opere Lugano, collezione Thyssen). Oltre alla velata componente francese, nella serie dei Sacramenti (1750-55, ...
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Randoni, Carlo. – Architetto italiano (Torino 1755 – ivi 1831). Nominato architetto civile di Sua Maestà presso la Regia Università di Torino nel 1785, due anni dopo divenne assistente dell'architetto [...] 1798 con l’invasione napoleonica. Al servizio del governo francese dallo stesso anno, nominato architetto nazionale nel 1801, nel dei demani imperiali a Piacenza (1809) e membro onorario dell’Accademia di Parma (1811), dove dal 1814 fu per un breve ...
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Pittore statunitense (Lowell, Massachusetts, 1834 - Londra 1903). Artista raffinato, traendo spunto dall'impressionismo, dai preraffaelliti, dall'arte dell'Estremo Oriente, W. elaborò una pittura in cui [...]
Vita
Destinato dalla famiglia alla carriera militare, frequentò l'accademia di West Point prima di dedicarsi alla pittura. Dopo poetica in conferenze (Ten o'clock, 1885; tradotta in francese nel 1888 da S. Mallarmé) e scritti polemici (The gentle ...
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Pittore (Parigi 1619 - ivi 1690); allievo di S. Vouet, eccezionalmente precoce (a dodici anni eseguì il primo ritratto importante; a quindici due dipinti con storie per il cardinale Richelieu), fu a lungo [...] disegni a scultori, arazzieri (diresse la manifattura dei Gobelins), orafi e mobilieri. Attraverso l'accademia, dominò ogni campo dell'attività artistica francese, contribuendo a diffondere lo stile severo, dalle forme massicce e sostenute, in cui si ...
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Pittore (Pietrogrado 1916 - Antibes 1955). Nel 1919, in seguito alla Rivoluzione russa, la sua famiglia si rifugiò in Polonia; rimasto orfano giovanissimo (1922), S. fu accolto da amici a Bruxelles dove, [...] dal 1932 al 1936, frequentò l'Accademia di belle arti; in quegli stessi anni visitò Parigi, l'Olanda, l'Algeria, il Marocco, l'Italia, soggiorni nel sud della Francia; nel 1948 assunse la cittadinanza francese. In contatto con G. Braque e A. Lanskoy, ...
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Pittore (Niendorf, Oldenburgo, 1849 - Hagen 1938). Studiò prima a Berlino, poi all'accademia di Weimar dove poté continuare a dipingere grazie all'interessamento dell'arciduca. Le sue prime opere mostrano [...] ); in effetti solo più tardi, attraverso l'amicizia con H. van de Velde, ebbe modo di conoscere l'arte francese impressionista e postimpressionista. Importante anche per la maturazione del suo stile fu la scoperta delle opere di van Gogh del museo ...
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Pittore (Viterbo 1610 - ivi 1662). Si formò a Roma, forse con il Domenichino e poi con Pietro da Cortona, col quale collaborò negli affreschi della cappella di palazzo Barberini (1631-32). La componente [...] emiliana (Domenichino, F. Albani, G. Reni). Principe dell'Accademia di S. Luca (1638), protetto da G. L. Bernini , parzialmente conservati), esercitando una profonda influenza sulla pittura francese. Negli ultimi anni lavorò soprattutto a Viterbo (S. ...
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Artista ungherese naturalizzato francese (Kalocsa 1912 - Parigi 1992), fra i più significativi esponenti dell'arte cinetica. Formatosi all'accademia di belle arti di Budapest, nel 1936 si stabilì a Parigi. [...] Perseguendo un'integrazione costruttiva e dinamica dello spazio nell'opera d'arte (spaziodinamismo), dal 1949 realizzò le sue prime opere cinetiche giungendo nel 1951, con le monumentali torri spazio-dinamiche, ...
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Artista italiano (n. Arezzo 1951). Dopo aver frequentato l’Accademia di Firenze (1968-72), ha definito la sua pittura prendendo come modello H. Bosch, El Greco e F. Goya. Entrato a pieno titolo nel gruppo [...] per F.: sculture lignee, labirinti di pietra, tele e pitture murali ma anche i primi esperimenti poetici, vicini al surrealismo francese. Sempre alla ricerca di nuove esplorazioni, F. è stato spesso un precursore delle nuove tendenze in Italia, e il ...
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Architetto (Parigi 1730 - ivi 1798). Allievo di J.-F. Blondel e di G. N. Servandoni, interessato al mondo immaginario di J. Legeay (e quindi di G. B. Piranesi), nel 1754-56 e nel 1777 fu a Roma. Dal 1767 [...] membro dell'Accademia di architettura, ebbe fra i suoi allievi I. E. Starov e F. I. Volkov che trasmisero alla Russia il classicismo francese. Fondò a Parigi la Société des amis de l'art. Autore di numerosi castelli (Ormes, Montmusard, Rocquencourt, ...
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escapismo s. m. Fuga, evasione dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), messa in atto cercando rifugio nell’immaginazione o nel divertimento. ♦ Il regista James Orr, per la ditta Walt Disney, ha preteso, tre anni fa di raccontarne...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...