Pittore ungherese, nato il 28 gennaio 1844 a Nyiregyháza, morto il 16 giugno 1920 a Dolány. Allievo prima a Kassa (ora Košice) dei fratelli Béla e Francesco Klimkovics, studiò dal 1861 nell'Accademia di [...] , quindi dal 1883 fino alla morte fu professore e direttore della Scuola magistrale d'arte a Budapest, la quale fu fondata come istituto di perfezionamento presso l'Accademia di bellearti, appunto per assicurare l'attività del B. in patria. Egli ...
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Pittore; ignoto è il luogo d'origine come l'anno della nascita, che probabilmente fu intorno al 1470. Nel 1492 il B. lavorava come aiuto di Giovanni Bellini nella sala del maggior consiglio del palazzo [...] Caterina da Siena, opera firmata Franciscus Bisollo, ora nell'Accademia di bellearti di Venezia. Del 1516 è il quadro con la Madonna già nella raccolta Layard. Il B. fu un mediocre imitatore dell'arte di Giovanni Bellini, le cui forme egli ripete in ...
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Pittore, nato nel 1891 a Untermhaus (Turingia) da famiglia di contadini. Dopo aver fatto il decoratore murale dal 1905 al 1910, fu allievo dell'Accademia di Dresda. Riprese poi gli studî dopo la guerra [...] , dove, dopo una parentesi di due anni a Berlino, tornò nel 1928 come professore in quell'Accademia di bellearti. Nel 1931 fu eletto membro dell'Accademia prussiana. Ai suoi inizî D. si ispirò ai quattrocentisti italiani. I problemi più inquietanti ...
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Vangi, Giuliano
Alexandra Andresen
Scultore, nato a Barberino di Mugello (Firenze) il 13 marzo 1931. Si è formato all'Istituto d'Arte di Firenze e ha insegnato all'Istituto d'Arte di Pesaro; dopo un [...] della Repubblica dell'Accademia di San Luca e, nel 1998, il premio Antonio Feltrinelli per la scultura dell'Accademia . Salvi, Giardino delle Oblate, Firenze 1980.
G. Testori, Giuliano Vangi, Torino, Società promotrice delleBelleArti, Milano 1989.
M ...
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Architetto, nato ad Amburgo il 14 marzo 1868 da famiglia austriaca, morto nel 1938. Dopo aver studiato all'Accademia di bellearti di Karlsruhe, quindi a Düsseldorf e a Monaco, dove lavorò come pittore [...] industrie artistiche. Dal 1907 lavorò a Berlino come architetto delle industrie AEG; dal 1922 insegnò nella Scuola superiore di architettura dell'Accademia di bellearti di Vienna, di cui fu anche direttore.
L'intensa attività del Behrens si estende ...
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Pittore francese, nato il 3 ottobre 1867 a Fontenay-aux-Roses; allievo dell'accademia Jullian insieme con Maurice Denis, Vuillard, Sérusier, Piot. Benché ammesso alla Scuola dellebellearti, non la frequentò. [...] nello stendere il colore a strati o a cerchi. Vi si può discernere l'influenza del Gauguin e specialmente delle stampe giapponesi, accentuata dall'importanza conferita all'arabesco nella composizione (Femme assise au lapin, 1891; La partie de croquet ...
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Pittore americano. Nato in Alleghany City nel 1856, rimase orfano giovanissimo. Diciottenne, si recò a New York dove fece l'usciere presso il Harper's Weekly. Qui le tendenze artistiche che aveva dimostrato [...] giovane fattorino passò ben presto fra gl'illustratori della rivista, per la quale lavorò tre anni; quindi, insieme col Reinhart, venne in Europa. Allievo per pochi mesi del Benzcur nell'Accademia di bellearti di Monaco di Baviera, si recò poi nella ...
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Chia, Sandro (propr. Alessandro)
Pittore e scultore, nato a Firenze il 26 febbraio 1946. Ha studiato, a Firenze, presso l'Istituto d'Arte (1962-67) e ha completato la sua formazione all'Accademia di Belle [...] Arti. Tra i protagonisti della transavanguardia, il movimento presentato nel 1980 alla Biennale di Venezia dal critico A. Bonito Nationalgalerie, Milano 1992.
Sandro Chia, Enzo Cucchi: prima bella mostra italiana, con testi di A. Bonito Oliva, San ...
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Architetto e scultore, nato a Madrid il 21 marzo 1665, morto nel 1725. Tra le sue opere principali, che sono di valore assai ineguale, vanno ricordati: il palazzo e la chiesa del Nuevo Baztán (una città [...] di S. Gaetano e di S. Sebastiano a Madrid; il palazzo dei Goyeneches (oggi Accademia di bellearti di S. Ferdinando) e la cappella maggiore della chiesa di S. Tommaso, pure a Madrid, sul progetto di Manuel de Torija; e il gran tumulo che disegnò ...
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Scrittore e pittore lettone, nato a Riga il 14 ottobre 1906; figlio del poeta Viktors, come suo padre fu diviso tra due passioni: pittura e letteratura. Si laureò all'Accademia di bellearti di Riga (1929-35) [...] romanzo Homo novus (1946). Nei successivi romanzi e racconti, come Laimīgie (I beati, 1952), Cilvēks no mēness (L'uomo della luna, 1950) ed altri, si rispecchia la vita nei campi-profughi. Soggetti fantastici ispirano la raccolta di novelle Teoduls ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...