ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] , un luogo di culto ariano probabilmente dedicato al Salvatore (Cartocci, 1993), e di S. Andrea Catabarbara, entrambe impreziosite nei catini absidali da mosaici, realizzati rispettivamente tra il 462 e il 470 e tra il 468 e il 483. La perdita degli ...
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PIAZZA ARMERINA (XXVII, p. 141)
Gino Vinicio GFNTILI
ARMERINA Archeologia. - Nei pressi di Piazza Armerina, in contrada Casale, attorno al mosaico già noto, scavi recenti hanno portato alla luce una [...] A questa architettura "barocca" si associava già negli interni delle sale la fantasmagorica decorazione policroma delle volte e dei catini absidali con l'opera musiva di vivaci paste vitree e quella delle pareti già rivestite di tarsie in marmo o di ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] nel punto di incrocio dei bracci, al posto del Crocifisso (la già ricordata croce di Giustino II in S. Pietro; i mosaici absidali della cripta del duomo di Nola e della basilica paoliniana di Fondi; il ciborio di S. Marco a Venezia). L'arte cristiana ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] le aree funerarie poste in connessione con edifici di culto, pare evidente una gerarchia che privilegia gli spazi absidali, luogo di deposizione di personaggi venerati o comunque di rango elevato e la cui sepoltura non infrequentemente finisce ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] all'interno dell'edificio insieme con una donna, forse la moglie, e con il suo cavallo. Nella tradizione degli edifici absidali o cosiddetti "a forcina" noti già dal Bronzo Medio, l'edificio presentava un corpo principale absidato, lungo 50 m e ...
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FONTE
G. Binding
Nell'agiografia i miracoli leggendari esemplati su quello compiuto da Mosè (Es. 17, 5-6) fanno frequentemente riferimento a sorgenti che scaturiscono da una roccia; in altre leggende [...] , che si discosta dalle consuete raffigurazioni del fons vitae e che rientra nella tradizione dei programmi iconografici absidali, è comunque strettamente imparentata nella sua concezione con le altre immagini dello stesso soggetto.All'interno della ...
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Abside
G. Binding
Dal gr. ἁψίϚ, 'arco'; termine usato sia nel senso di volta celeste, sia di arco trionfale, sia, in genere, di volta, specialmente su nicchie semicircolari; nell'uso latino, apsis (anche [...] Magna, in Libia) oppure rivestito di marmo. A Roma, come in genere in Italia, a partire dal sec. 4°, lo spazio interno absidale appare talora decorato con mosaici, come riporta Paolino di Nola (Ep., 32; PL, XLI, col. 336).
L'esterno dell'a. restò ...
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Alto Adige
S. Spada
(ted. Süd-Tirol)
Regione dell'Italia settentrionale, corrispondente all'attuale prov. di Bolzano/Bozen. Durante il periodo medievale il territorio corrispondente all'attuale A. risentì [...] /Tartsch, S. Medardo a Tarres/Tarsch, S. Giovanni a Prato allo Stelvio/Prad am Stilfserjoch) e sono spesso impostati sulla zona absidale (S. Procolo a Naturno, S. Sisinio a Lasa/Laas, S. Nicolò a Laces/Latsch e Burgusio). Tali tipologie si radicarono ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] 'ultimo gruppo di scene non ha verosimilmente avuto origine nell'arte funeraria, ma ad essa è derivata dalle composizioni absidali delle grandi basiliche.
E che nei primi due stadi l'interesse paradigmatico debba aver avuto un ruolo decisivo, anche ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] o rifacimenti di età giustinianea, come la basilica di Amatunte, la chiesa della Panaghia Angheloktistos di Kiti, con il catino absidale ornato da un mosaico della prima metà del VI secolo, quella della Panaghia Kanaria, che conserva l'abside della ...
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pantocratore
pantocràtore agg. e s. m. [dal gr. παντοκράτωρ -τορος, comp. di παντο- «panto-» e tema di κρατέω «dominare»], anche con iniziale maiusc. – 1. Che può tutto, onnipotente; l’appellativo, usato in età ellenistica come epiteto di...