ROBUSTI, Jacopo (Jacomo, Giacomo)
Marsel Grosso
, detto Tintoretto. – Primogenito di Battista, tintore di seta, nacque a Venezia nel 1519, come risulta dall’atto di morte del 31 maggio 1594 che lo indica [...] lo stesso gusto popolaresco, nutrito di fiducia incondizionata nell’intervento divino per la salvezza dell’uomo, Jacopo affrontò le tele absidali della chiesa di S. Cassiano, dipinte nel 1565-68: la Resurrezione di Cristo per l’altare maggiore e i ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] tanta bellezza.
L'ardita spinta in alto degli archi acuti, ornati di belle cornici di pietra, con le finestrate absidali aperte fra costolone e costolone, dànno all'insieme delle grandi chiese dei Frari e di S. Zanipolo, sorte contemporaneamente ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] mistico del Rubbiani, Alfredo Tartarini (morto nel 1906), Augusto Sezanne e Achille Casanova, decoratori questi ultimi delle cappelle absidali di S. Francesco. L'ultima grande opera pittorica in Bologna alla quale è legato il nome di Adolfo De ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] e nei due secoli seguenti, le cattedrali campane di nuova fondazione e quelle ricostruite sulle antiche, con poche varianti nelle strutture absidali e rare sostituzioni (a S. Maria della Libera in Aquino e nella cattedrale di S. Agata dei Goti) di ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] navi triabsidate, oppure con abside centrale, protesi e diaconico, esso presenta di regola l'importante particolarità di curve absidali incorporate nel muro e quindi esternamente o del tutto mascherate (chiese di Biraklar, Širuvanžuk, Aštarak) o d ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] su ogni sepolcro è un tratto di musaico raffigurante il defunto ovvero una serie di figurazioni simboliche. Variano specialmente le forme absidali, ché non di rado il giro dell'abside è quasi incastrato nella parete di fondo in modo da formare con le ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] siriaca, trova un singolare parallelo francese nell'ipogeo di Saint-Laurent a Grenoble (dip. Isère), dove, oltre alle nicchie absidali, sono presenti anche le colonne, e una ripresa a quasi mezzo secolo di distanza in Alto Adige, nella chiesa di ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] ; Cairo, moschea di Qalāwūn; Kautzsch, 1936, nr. 448) diffusa anche, come nel caso dei c. in opera nelle finestre absidali della basilica di S. Demetrio a Salonicco (Kautzsch, 1936, nr. 442), nella versione con quattro colombe al posto delle volute ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] prima età longobarda. Le fondazioni di una piccola abside dietro l'altare di S. Eustorgio e frammenti murari entro l'emiciclo absidale della chiesa attuale sono stati giudicati pertinenti al tempo di Eustorgio I (ca. 343-355) e di Eustorgio II (511 ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, p. 209 e s 1970, p. 504)
K. M. D. Duunbabin
R. Farioli Campanati
F. Bisconti
D. Mazzoleni
A partire dal 1968 il Bulletin de l'Association [...] VI secolo.
Bibl.: Sui mosaici paleocristiani di Roma: W. Oaskeshott, Mosaici di Roma, Milano 1967; Y. Christe, A propos du décor absidal de Saint-Jean du Latran à Rome, in CArch, XX, 1970, pp. 197-206; E. Dassmann, Das Apsismosaik von S. Pudentiana ...
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pantocratore
pantocràtore agg. e s. m. [dal gr. παντοκράτωρ -τορος, comp. di παντο- «panto-» e tema di κρατέω «dominare»], anche con iniziale maiusc. – 1. Che può tutto, onnipotente; l’appellativo, usato in età ellenistica come epiteto di...