Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] ottenuto nel 1866 da Vittorio Emanuele II il titolo di barone per meriti scientifici e per speciali benemerenze. Il padre del L., Giacomo, era nato a Bardo, in Tunisia, nel 1844. Ellenista e papirologo ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] del 1600; nel 1835, dall'India il nonno della scrittrice, Abramo, si era trasferito in Europa: a Parigi, a Venezia e infine a Padova. La provenienza della famiglia dall'India e la nascita del padre a Madras fecero credere erroneamente a più d'uno che ...
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CONZIO, Giuseppe
Lorenzo Baldacchini
Nacque probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI a Chieri (Torino), dove suo padre Gerson, morto nel febbraio 1615, era rabbino.
Le condizioni degli ebrei [...] delle proprie opere. Con l'ausilio del giovanissimo figlio Abramo, che figurò come titolare dell'impresa, pubblicò a Chieri una certa Rosa, moglie di Marrachen Verona, fino al ventenne Abramo, figlio del C., morto nell'aprile 1631, del quale il ...
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PADOVANI, Giulio
Marco Severini
PADOVANI, Giulio. – Nacque a Senigallia, il 19 marzo 1850, da Giuseppe e da Regina Vivanti.
Primo di tre figli (ebbe un fratello, Alfredo, e una sorella, Marcellina), [...] della locale comunità ebraica impegnate in attività industriali come l’edilizia e le costruzioni infrastrutturali; a Pesaro, un Abramo Padovano si maritò, nella prima metà dell’Ottocento, con Marianna della Ripa, rampolla di una famiglia di potenti ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] era venuta nel 1838 - sposa diciassettenne - a chiudersi nella solitudine nebbiosa di Pomponesco dalla natia briosa Venezia, dove il padre Abramo, collaboratore di D. Manin, possedeva tra l'altro la Ca' d'Oro, e dove sembrava prospettarsi per lei una ...
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BALDUCCI, Francesco
Enzo Noè Girardi
Figlio di Mariano, maestro di non si sa quale arte, e di una Vincenzella, nacque a Palermo, ed ivi fu battezzato il 1º giugno 1579. D'ingegno vivace, ma di temperamento [...] semplice e ad una sola parte, tale sviluppo del genere oratorico appare pienamente attuato nella Fede,o Il Sacrificio di Abramo,in due parti, di libera invenzione la prima, più aderente al testo biblico la seconda, ove l'episodio è drammaticamente ...
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FIORENTINO, Salomone
Gabriella Milan
Nacque a Monte San Savino (Arezzo) il 4 marzo 1743 da genitori di religione ebraica. Il padre, Leone, romano d'origine, praticava un redditizio commercio di stoffe, [...] i doveri del figlio verso il padre, e tace i doveri del padre verso il figlio; Il diluvio universale; Paragone fra Jefte e Abramo. Su una linea ancora più originale si collocano il sonetto n. 9 In morte d'un piccolo figlio dell'autore (che certo non ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] sono quelli con Celso Mancini, Torquato Tasso, che gli dedicò due sonetti, il filologo Fabio Paolini, l'ebreo Abramo Colorni, ingegnere mantovano al servizio di Alfonso II d'Este, i medici Bernardino Paterno, Teodoro Angelucci e Vincenzo Carrari ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] Roma, tra i quali rammenta, oltre a un Aaron e a un Abdia non identificati, il noto medico e grammatico pugliese Abramo di Balmes e Ioseph "Gallus", figlio del medico di papa Giulio II Samuele Zarfati (Zarfati significa appunto "francese" in ebraico ...
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BIANCARDI, Sebastiano (Bastiano; pseud. Domenico Lalli)
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Nacque a Napoli il 27 marzo 1679 da Michele e Caterina Amendola, ma a undici mesi fu adottato da F. Caracciolo, secondogenito del duca di Martina, [...] Evergete, rappresentato a Roma nel 1732, a Venezia nel 1748e a Modena nel 1755. Si accostò a soggetti sacri in Abramo aggiuntovi gli affetti pietosi... ed atti di suo vero pentimento, Venezia 1733; Il peccato originale, Venezia 1736, e Abele,azione ...
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abramita
s. m. (pl. -i). – 1. Seguace di una setta siriaca del sec. 9°, che negava la divinità di Cristo; così detta dal nome del fondatore (Abramo di Antiochia). 2. Seguace di una setta boema di deisti (sec. 18°) che asseriva di conformarsi...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...