La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano [...] Lega delle donne socialiste") a Berlino, e il Weiberrat a Francoforte. Nel 1971 si lancia una campagna nazionale per la libertà d'aborto che prende il nome di Aktion 218. Da questo momento il f. tedesco comincia a estendersi in tutto il paese fino ad ...
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Moral majority
Lobby conservatrice statunitense di matrice evangelica. Fondata nel 1979 da J.L. Falwell, si propose di radicare quelli che riteneva i fondamenti del cristianesimo nella politica della [...] nazione, battendosi contro l’aborto, l’omosessualità, la pornografia e la distensione nei rapporti con l’URSS. Trovò il proprio campione in Ronald Reagan, ma dopo due quadrienni di conservatorismo esaurì in parte la propria ragion d’essere e si ...
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(App. IV, I, p. 305)
Giurista e uomo politico, morto a Roma il 14 marzo 1989. Quale presidente della Corte costituzionale (1973-75), ispirò, anticipando i successivi orientamenti legislativi, la pronuncia [...] a sottrarre il monopolio statale radio-televisivo al predominio dell'esecutivo, e la sentenza del 1975, di depenalizzazione dell'aborto nei casi di gravidanza pericolosa per la salute fisica o l'equilibrio della gestante.
Eletto senatore in Campania ...
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Baldovino I Re del Belgio
Baldovino I
Re del Belgio (castello di Stuyvenberg 1930-Motril, Spagna, 1993). Figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia, luogotenente generale del regno con poteri reali [...] dal 1950 (per delega del padre), l’anno seguente salì al trono. Nel 1960 sposò Fabiola de Mora y Aragón. Nel 1989 si sospese temporaneamente dai poteri regali per non firmare la depenalizzazione dell’aborto approvata dal Parlamento. ...
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Figlia (Roma 1480 - castello di Belriguardo, Ferrara, 1519) di Rodrigo B. e di Vannozza Catanei, promessa allo spagnolo Don Cesare conte di Aversa, fu poi dal padre, diventato papa Alessandro VI, per suggellare [...] dal suo gioioso ed elegante corteggio. La sua vita, per le sventure che colpirono lei e la casa ferrarese, si fece più raccolta: passò lunghi periodi in convento a chiedere perdono "per li peccati de questa nostra etade". A 39 anni morì d'aborto. ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] ai cattolici italiani, chiamati ad una prova di «coerenza e fedeltà» nell’ora in cui si profilava un nuovo confronto sull’aborto, dopo quello sul divorzio. È Bartoletti che il 19 dicembre presentò la dichiarazione al papa durante l’udienza, ed è a ...
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Scrittore tedesco (Neuwied, Renania, 1888 - Lehnitz, Berlino, 1953). Medico di professione, almeno agli inizî, durante la prima guerra mondiale, cui partecipò, divenne pacifista. Passato alla politica [...] : Der arme Konrad (1924), sulla guerra dei contadini del Cinquecento; Cyankali (1929), contro l'ipocrita condanna dell'aborto; Die Matrosen von Cattaro (1930), su un episodio rivoluzionario nella marina austriaca; Professor Mamlock (1935), sulla ...
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VEIL, Simone
Personalità politica francese, nata a Nizza il 13 luglio 1927. Deportata in Germania durante la seconda guerra mondiale come ebrea, conobbe gli orrori dei campi di sterminio di Auschwitz [...] nominò ministro della Sanità (1974-79), nella quale carica svolse un ruolo primario per l'approvazione della legge sull'aborto. Capolista dei giscardiani nelle elezioni del primo Parlamento europeo (giugno 1979), ne è divenuta presidente il 17 luglio ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] commessi da quella parte di americani e dei dirigenti politici liberali colpevoli di non aver contrastato mali sociali come l’aborto, l’omosessualità, la crisi della famiglia e così via. Dio ha abbandonato l’America perché la società americana si è ...
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IRLANDA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Francesca Socrate
Carla De Petris
John Turpin
Stefania Parigi
(XIX, p. 544; App. I, p. 738; II, II, p. 64; III, I, p. 894; IV, II, p. 230)
Dopo oltre un secolo [...] dell'universit'a di Oxford (1989) −, dal punto di vista politico il fallimento nell'Eire dei due referendum sull'aborto (1983) e sul divorzio (1986) sembra precludere ai cittadini di fede anglicana del Nord una collocazione in uno stato unitario ...
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aborto
abòrto s. m. [dal lat. abortus -us, der. di aboriri «perire», comp. di ab «via da» e oriri «nascere»]. – 1. a. Nella donna, interruzione della gravidanza prima del 180° giorno: a. spontaneo, dovuto a cause naturali, provocato da cause...
abortismo
s. m. Posizione propria di chi sostiene la liceità dell’aborto. ◆ Ma come si fa a ingoiare un cocktail con dentro tutto e il contrario di tutto? Difesa della vita e abortismo sfrenato, attenzione alla famiglia e legalizzazione di...