Giornalista e attivista statunitense (n. Toledo, Ohio, 1934). Giunta alla fama nazionale grazie all’articolo pro-aborto intitolato After black power, women’s liberation (1969), è poi diventata una delle [...] voci più influenti del movimento femminista americano e mondiale.Negli anni Settanta ha militato in favore della parità di diritti tra uomini e donne, in opposizione alle leggi discriminatorie in ambito ...
Leggi Tutto
OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] sul ruolo del governo, su vari programmi di politica interna, nonché su un'ampia gamma di questioni sociali che andavano dall'aborto ai rapporti razziali. In tutto l'arco di tempo considerato e su tutti gli argomenti trattati, le risposte fornite dai ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (Teramo 1930 - Roma 2016). Tra i fondatori del Partito radicale, di cui è stato più volte segretario e ha sempre mantenuto la leadership, P. è stato parlamentare e protagonista di [...] la disubbidienza civile o il digiuno), quali le battaglie per l'introduzione del divorzio e la depenalizzazione dell'aborto. La maggior parte delle sue battaglie sono state condotte ricorrendo allo strumento del referendum popolare.
Vita e attività ...
Leggi Tutto
Senatore statunitense (Boston 1932 - Hyannis Port, Massachusetts, 2009), fratello minore del presidente John Fitzgerald e del sen. Robert. Formatosi ad Harvard, entrò in politica organizzando la campagna [...] elettorale dei fratelli. Senatore dal 1969, fu promotore del Hart-Celler Act (1975) del No child left behind Act (2001), nonché sostenitore di diverse campagne civili (controllo delle armi, aborto, energie alternative, matrimoni omosessuali, ecc.). ...
Leggi Tutto
Donna politica francese (Nizza 1927 - Parigi 2017); deportata in Germania durante la seconda guerra mondiale, nel dopoguerra si laureò in legge. Magistrato dal 1956, fu segretario gen. del Consiglio sup. [...] Sanità nei gabinetti Chirac (1974-76) e Barre (1976-79), promosse l'approvazione di una legge per la liberalizzazione dell'aborto (dic. 1974). Dal 1993 al 1995 fu nuovamente ministro della Sanità, degli Affari sociali e dello Sviluppo urbano nel ...
Leggi Tutto
Attivista cinese (n. Dongshigu 1971). Non vedente sin dall’infanzia, ha studiato Diritto da autodidatta e negli anni ha rappresentato centinaia di concittadini in difesa dei loro diritti civili. La causa [...] 2005 C. G. ha guidato un’azione legale di gruppo contro la città di Linyi e la sua politica di sterilizzazione e aborto forzati. Forse anche a causa della grande risonanza ottenuta, C. G. è stato messo in arresto, dapprima in regime domiciliare e poi ...
Leggi Tutto
Donna politica italiana (n. Bra 1948). Membro del Partito radicale dal 1975, più volte deputato, deputato al Parlamento europeo e commissario europeo, è stata nell’ultimo quarantennio un’importante attivista in [...] al Partito radicale dal 1975, ha svolto un ruolo di primo piano nelle campagne per la liberalizzazione dell'aborto e contro il nucleare, realizzate mediante la propaganda referendaria e la disobbedienza civile. Negli anni seguenti ha promosso ...
Leggi Tutto
disubbidiènza civile Rifiuto da parte di un gruppo di cittadini organizzati o anche di singoli individui di obbedire a una legge giudicata iniqua, attuato attraverso pubbliche violazioni della legge in [...] razziale e nel movimento di opposizione alla guerra nel Vietnam. In Italia, campagne di d.c. sono state condotte, a partire dagli anni Settanta, soprattutto dal Partito radicale (per es. per la liberalizzazione dell'aborto e delle droghe leggere). ...
Leggi Tutto
La religione è un elemento fondamentale dell’identità nazionale polacca. La Polonia è infatti un paese prevalentemente cattolico e questo distingue i suoi abitanti dai vicini tedeschi, in gran parte protestanti, [...] della Chiesa si riflette anche in ambito legislativo: Varsavia, per esempio, dispone di una delle leggi più restrittive sull’aborto in Europa. Nel 2009, inoltre, la Polonia ha ratificato il Trattato di Lisbona con una clausola di esenzione (opting ...
Leggi Tutto
Il rifiuto da parte di un gruppo di cittadini organizzati di obbedire a una legge giudicata iniqua, attuato attraverso pubbliche manifestazioni. La locuzione (civil disobedience) fu introdotta nel 19° [...] , dopo il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare (1972), campagne di d. sono state condotte soprattutto dal Partito radicale (su temi come la liberalizzazione dell’aborto e delle droghe leggere) e dal movimento pacifista. ...
Leggi Tutto
aborto
abòrto s. m. [dal lat. abortus -us, der. di aboriri «perire», comp. di ab «via da» e oriri «nascere»]. – 1. a. Nella donna, interruzione della gravidanza prima del 180° giorno: a. spontaneo, dovuto a cause naturali, provocato da cause...
abortismo
s. m. Posizione propria di chi sostiene la liceità dell’aborto. ◆ Ma come si fa a ingoiare un cocktail con dentro tutto e il contrario di tutto? Difesa della vita e abortismo sfrenato, attenzione alla famiglia e legalizzazione di...