STATI UNITI (A. T., 127-146)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Piero LANDINI
Emilio MALESANI
Pino FORTINI
Emilio MALESANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Gennaro [...] non più di 9 schiavi; il 24% da 10 a 50 schiavi e solo il 3% più di 50 schiavi). Per la grande maggioranza l'abolizione significava essere ridotti al grado di quei proletari poor Whites che già erano troppo numerosi nel sud. E ciò in anni in cui il ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] l'aboliva la Spagna nelle due colonie americane che le erano rimaste, Cuba e Portorico; e finalmente si adattava all'abolizione, nel 1888, anche il Brasile, che aveva resistito per il timore che ne derivasse la rovina delle sue grandi piantagioni ...
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abolizionismo
s. m. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionism]. – Genericamente, qualsiasi movimento tendente a modificare o abolire una condizione sociale di fatto, consuetudinariamente stabilita o che trova il suo fondamento...
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.