La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] sia complesso delimitare le categorie, come accennato al § 2. L’italiano fuori risale alle forme locative latine foris (ablativo locativo plurale, esprimente stato in luogo) e foras (accusativo plurale, esprimente moto a luogo), a loro volta facenti ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] la preposizione De: De Amicis, De Robertis, e altri, che rispondono a formule onomastiche notarili costruite sull’ablativo latino.
In aggiunta alle formazioni di ambito italoromanzo e ai cognomi di famiglie ebraiche (Levi, ecc.), occorre ricordare ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] futuro, del participio futuro, dell’infinito futuro, del supino, di tutte le forme del gerundio, tolto il dativo/ablativo, e del gerundivo (quest’ultimo recuperato per via dotta: laureando, maturando, legenda).
Rispetto al latino, l’italiano crea ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] nominativo puellă e l’accusativo puellam, con funzione, rispettivamente, di soggetto e complemento oggetto, e puellā, ablativo);
(c) le funzioni morfosintattiche assolte dai casi sono trasferite o alla posizione delle diverse componenti nella frase ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] : «quelle parole che tu hai detto in notificando la tua condizione») o del gerundio assoluto, sul modello latino dell’ablativo assoluto (Tristano: «E dimorando la notte lo re Marco in sul pino, e messere Tristano venne alla fontana»).
Le scritture ...
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ablativo1
ablativo1 agg. [dal lat. ablativus, der. di auferre; cfr. ablativo 2]. – 1. ant. Che sottrae, che toglie: il moto addiettivo, per così dire, sarà il fatto dal punto G per il mezzo cerchio G E F, e l’ablativo sarà il restante, fatto...
ablativo2
ablativo2 agg. e s. m. [dal lat. ablativus (casus), der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»; cfr. il gr. ἀϕαιρετικός]. – 1. Caso della declinazione latina, che nell’ordine dei paradigmi flessionali fu collocato dai...