La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] (ad es. l’italiano e il francese), altre lingue ricorrono a vari mezzi contemporaneamente: ad es. in latino il caso ablativo, introdotto da preposizioni diverse, esprime vari tipi di relazioni, molto diverse fra loro. In tutti i casi, comunque, le ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] -is derivano molto spesso da formule di paternità latineggianti, proprie della tradizione cancelleresca, che sono costruite con l’ablativo, e, generalmente, la preposizione de o di: De Petris, De Martinis, De Andreis, De Robertis e Robertis. Numerosi ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] diversi. La flessione dei nomi e pronomi (o declinazione) ammette otto casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo, strumentale e locativo); la flessione verbale, in cui il modo e l’aspetto verbale hanno maggior risalto del ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] in latino dal sistema dei casi (➔ latino e italiano). Quando questo si dissolse, per diversi casi – il genitivo, l’ablativo, il dativo – si fece ricorso alle preposizioni, nell’ambito del generale passaggio dalle forme sintetiche del latino a quelle ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] grammaticalizzazione): per es., il suffisso -mente, che in italiano forma avverbi, proviene dal lat. mente, nome al caso ablativo: lat. devōtā mente «con mente devota» > it. devotamente, lat. sincērā mente «con mente sincera» > it. sinceramente ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] ]». Howell si richiama al re Giacomo I, il quale avrebbe detto che l’italiano non era «altro che i casi dativo e ablativo del latino». Nel 1685 l’autore e critico John Dryden dice dell’italiano:
Ha derivato dal greco e dal latino tanta copiosità ed ...
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BENE da Firenze
Nacque, a quanto affermò egli stesso, a Firenze, in data imprecisata, ma sicuramente dopo la metà del sec. XII. È probabile che compisse gli studi a Bologna, dove negli anni intomo agli [...] di giudizio su varie questioni assai discusse nel Medio Evo come, per es., quella del participio assoluto e dell'ablativo assoluto; notevole anche la sua trattazione dei modi.
Nel codice pisano segue alla Summa grammatice un trattato anonimo sull ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] occhi?». È questa la prima apparizione del nome rebus, la cui etimologia viene comunemente ricondotta al plurale dell’ablativo strumentale di res «cosa», dunque «con le cose».
Già dal Rinascimento la produzione italiana di rebus si è differenziata ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] d-, w-, l-, /, di cui la prima, la seconda e la quarta introducono sintagmi preposizionali che sono funzionalmente equivalenti ai casi ablativo, genitivo e dativo del greco.
Alle differenze strutturali tra il greco e il siriaco è anche da ascrivere l ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] il caso nominativo (1) a., l’accusativo (1) b., l’obliquo (funzione di dativo / genitivo) (1) c., e l’ablativo, limitato ad alcuni contesti sintattici. I suffissi flessivi marcano insieme al caso il numero e la definitezza (articolo posposto). Nell ...
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ablativo1
ablativo1 agg. [dal lat. ablativus, der. di auferre; cfr. ablativo 2]. – 1. ant. Che sottrae, che toglie: il moto addiettivo, per così dire, sarà il fatto dal punto G per il mezzo cerchio G E F, e l’ablativo sarà il restante, fatto...
ablativo2
ablativo2 agg. e s. m. [dal lat. ablativus (casus), der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»; cfr. il gr. ἀϕαιρετικός]. – 1. Caso della declinazione latina, che nell’ordine dei paradigmi flessionali fu collocato dai...