DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] Petroni che il D. aveva chiamato come maestro a Gradisca, noto perché imprigionato e processato per protestantesimo e per l'abiura, a Trieste, del 29 maggio 1549. Ed un ulteriore omaggio al D., "maxiinus dux" "beri fondata e salda torre.", "altra ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] cavaliere e arcade Girolamo Odam, il quale la disegnò e pubblicò in forma di incisione (C. D'Onofrio, Roma valbene un'abiura, Roma 1976, p. 271). Ancora per il Ruspoli allesti la recita degli oratori Resurrezione (Pasqua 1708) e S. Francesca Romana ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] fine dei 1714, esplicando un'attività di normale amministrazione. Il 27 nov. 1712 ricevette nelle sue mani l'abiura segreta dal protestantesimo dei principe ereditario di Sassonia Federico Augusto (poi Federico Augusto II come elettore di Sassonia e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] espressa persino in toni sacramentali, residuo della sua formazione personale. In sostanza, di non essersi emancipato, nonostante l’abiura, da un’ottica teologizzante: la sua stessa cosmologia – opera certo di sintesi filosofica, non di scienza – non ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] ", patrocinato da alti esponenti di Curia, tra cui il segretario del S. Uffizio cardinale Corsini, e fondato solo sull'"abiura dei dogmi di Giansenio" e non, come egli richiese, sull'accettazione "pura e semplice" della Unigenitus (Le lettere...., II ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Il precoce coinvolgimento di G. nella questione tricapitolina è testimoniata anche dalla sua sottoscrizione in qualità di "prefectus urbi" all'abiura del vescovo di Milano Lorenzo (ibid. IV, nr. 2), di cui si è parlato sopra.
La partecipazione di G ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] che da parte sua L., usando la sua notoria clemenza, perdonò e riaccolse a Roma senza difficoltà, accontentandosi di un'abiura. La più grande vittoria sul versante del governo spirituale della Chiesa fu colta dal pontefice con l'ottenere che il clero ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] di Pio V, non per questo la sua opera di vigilanza fu meno attenta, come dimostrano i tredici imputati condannati alla pubblica abiura - e uno di essi al rogo - il 24 maggio 1573 o i diciassette penitenziati il 13 febbraio 1583, fra i quali figurava ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] a pieno titolo, gestire il lutto pubblico per la scomparsa di E. e controllare il trapasso del potere ad Alfonso. Né l'abiura che la riabilitò interruppe il suo fattivo adoperarsi il più possibile utilizzando le sue conoscenze e le sue entrature per ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] di Pio V, l'altro importante strumento fu comunque il tribunale del S. Uffizio, come dimostrano i tredici imputati condannati alla pubblica abiura - e uno di essi al rogo - il 24 maggio 1573 o i diciassette penitenziati il 13 febbr. 1583, fra i quali ...
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abiura
s. f. [der. di abiurare]. – Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei proprî errori; in partic., ritrattazione giurata mediante la quale si...
abiurare
v. tr. [dal lat. abiurare «negare con giuramento», comp. di ab «da» e iurare «giurare»]. – Fare abiura, rinunciare solennemente a una fede o a una dottrina: a. l’eresia; estens.: a. i proprî principî. Meno com. l’uso intr.: abiurare...