GALEOTA, Mario
Alessandro Pastore
Nacque nel Regno di Napoli tra gli ultimi anni del '400 e i primi del '500 da Giovanni Berardino e da Andreana Lazza. La famiglia, che già godeva del feudo di Casaterra, [...] più tardi, insieme con altre nove persone, il G. (il solo nobile fra quei dieci "luterani") recitò alla Minerva la sua abiura, alla quale, come riportò l'ambasciatore del duca di Mantova, fu presente una grande folla. Nell'aprile dell'anno dopo il ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] da lei, dalp. Aniello Arciero e da Giuseppe de Vicariis, col reassumo del processo contra di essi, e con la di loro abiurazione seguita in Roma a 12 luglio 1615. Col sommario d'alcune altre eresie che servirà per proemio a quelle di Suor Giulia ...
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GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] poi ancora nel 1638, seguì la causa di Galileo Galilei: firmò, nel giugno 1633, la sentenza di condanna dello scienziato e ne raccolse l'abiura. Il 2 nov. 1633 il G. divenne prefetto della Segnatura di giustizia.
Morì a Roma il 6 apr. 1639 e, dopo le ...
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MAZZA, Tommaso
Antonella Barzazi
– Nacque a Forlì, presumibilmente tra il 1615 e il 1616, da Defendente; non è noto il nome della madre.
In assenza di riscontri nei libri battesimali della cattedrale [...] , all’arresto e all’incarcerazione di Miguel de Molinos. Fu proprio il M. a ricevere, il 3 sett. 1687, l’abiura del prete spagnolo, reo confesso e condannato al carcere perpetuo, e ad assolverlo dalle censure ecclesiastiche. La sua figura s’intravede ...
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CASTRINO, Francesco
Gino Benzoni
Nato a Ferrara, attorno al 1560, in un'agiata famiglia - mentre il fratello maggiore Ercole, addottoratosi in medicina, vi diverrà stimato professionista ("medico famosissimo" [...] Quanto al C., ben poco sappiamo delle sue vicende successive: affatto screditato, si giunse a parlare d'una sua opportunistica abiura. Lo scagiona tuttavia, suo malgrado, l'Ubaldini scrivendo, il 22 apr. 1611 al cardinal Borghese che egli era, invece ...
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TIZIANO
Luca Addante
– Con tale nome è noto uno dei protagonisti del radicalismo religioso italiano del Cinquecento, ispiratore di una setta clandestina animata da decine e decine di uomini e donne, [...] b. 11, f. III, c. 29r); in effetti nel 1554 Tiziano fu di nuovo espulso dai Grigioni, costretto a un’abiura in cui confessò idee che paiono rivelarne l’adesione alla svolta maturata al Concilio di Venezia (Bullingers Korrespondenz mit den Graubündern ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] , l'ora del trionfo, quando Enrico di Navarra divenne erede al trono poi re alla morte di Enrico III. Ma l'abiura di Enrico IV troncò ogni speranza di vedere, in Francia, una monarchia calvinista; e da allora il calvinismo francese rimase minoranza ...
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Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] cristiana, in cui l'ardimento del tema, d'una vergine condotta in un luogo infame da chi vuol costringerla all'abiura, impaccia e rende sgradevole la trattazione d'indole religiosa: ciò che riconobbe lo stesso poeta nel prendere atto di quello ...
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Col nome di controriforma, o restaurazione cattolica, si designa tutta la varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa per porre argine al dilagare della Riforma protestante, e riconquistare le vaste cerchie [...] a impressionare il popolo e a imprimere il terrore, come allorché conduce i condannati al rogo e alla cerimonia dell'abiura vestiti di abiti speciali: il sambenito, per i penitenti; la Samarra, o dalmatica di colore nero sparsa di fiamme intercalate ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] formale del culto, l'ordine di distruggere i templi e l'offerta a tutti i laici ed ecclesiastici di scegliere fra l'abiura e l'esilio. I cantoni protestanti svizzeri intervennero presso il duca e ottennero da lui la concessione per i Valdesi di ...
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abiura
s. f. [der. di abiurare]. – Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei proprî errori; in partic., ritrattazione giurata mediante la quale si...
abiurare
v. tr. [dal lat. abiurare «negare con giuramento», comp. di ab «da» e iurare «giurare»]. – Fare abiura, rinunciare solennemente a una fede o a una dottrina: a. l’eresia; estens.: a. i proprî principî. Meno com. l’uso intr.: abiurare...