Avventuriero (Murato, Corsica, 1790 - Parigi 1836). Entrato a 16 anni nell'esercito napoleonico, fu poi nella guardia reale di G. Murat, che il F. tradì, informando Ferdinando I di Borbone, quando il Murat [...] sbarcò a Pizzo di Calabria. In carcere per abigeato, evase; e il 28 luglio 1835 attentò, senza successo, alla vita di Luigi Filippo d'Orleans, anche se parecchi furono i morti e i feriti. Fu ghigliottinato. ...
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BISENZIO, Guiduccio di
Daniel Waley
Figlio - quasi certamente l'unico che riuscì a superare l'infanzia - di Guido, signore di Bisenzio (e dell'attuale isola Bisentina nel lago di Bolsena), e di sua [...] gli concessero, inoltre, il diritto di rappresaglia commerciale nei confronti dei Viterbesi, quando egli ebbe a patire danni dovuti ad abigeato. Fu anche in questo periodo di tempo che il B. ebbe una seria controversia con i signori di Farnese, che ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] a fini intimidatori, soprattutto nel racket), è sempre quello locale; ma se diminuiscono i sequestri, resta importante l'abigeato in più stretto collegamento con la macellazione clandestina, e cresce l'interesse nelle imprese edili (appalti di opere ...
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banditismo
Attività criminosa che si è manifestata in quasi tutti i Paesi a partire dall’antichità. Oggi il bandito è chi commette gravi reati, quali assalti a mano armata o rapimenti, spesso come membro [...] si è manifestato soprattutto in Sardegna e appare legato a motivazioni più autoctone, in una terra in cui il reato dell’abigeato aveva una lunga tradizione. Il b. sardo si è espresso con particolare ferocia nei sequestri a scopo di estorsione (in ...
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Pastorizia
Alessandro Clementi
L'allevamento degli animali minuti, soprattutto ovini, coincide nei momenti del suo maggiore sviluppo con la transumanza. Tale prassi, diffusa soprattutto nelle regioni [...] attraverso la codificazione sveva. Una prima riguarda i furti di bestiame e configura un particolare tipo di abigeato che riusciva a eludere la vigilanza, tanto da rimanere impunito, facendolo passare come acquisizione di animali smarriti ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] difficoltà irrisolte. Se poteva vantare il miglioramento dell'ordine pubblico - e soprattutto la diminuzione dei reati d'abigeato -, il risanamento delle finanze locali, un alleggerimento di imposte per 4 milioni, la revisione dei dazi di consumo ...
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CACCIACONTI, Tacco
Paolo Bertolini
Figlio di Ugolino signore di Torrita e della Fratta, e, con ogni probabilità, di una Tolomei di cui le fonti non tramandano il nome, il C. nacque intorno alla metà [...] senesi, sino al 1282, quando subirono una nuova condanna da parte delle magistrature del Comune - ma questa volta per abigeato -, i due fratelli, stretti dalle milizie municipali, dovettero abbandonare in un secondo tempo i luoghi sui quali avevano ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] furti, che danno il titolo alla sezione, sono particolarmente severe: in quasi tutti i casi, in particolare in quelli di abigeato, sono tuttavia previste pene pecuniarie, solo in via sussidiaria il taglione e, in caso di recidiva, la forca.
La terza ...
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