Filosofo e mistico indiano, vissuto fra il 10º e l'11º sec. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola sivaita della Pratyabhijñā ("riconoscimento"), fondata da Somānanda nel 9º sec., per la quale Śiva è identico all'io o coscienza e al molteplice, che non è altro che una sua emanazione; la liberazione consiste appunto nel "riconoscimento" di ...
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Indologo e antichista italiano (n. Roma, 1930). Professore ordinario di Indologia all'Università di Roma “La Sapienza” (1964-2000). Allievo di Giuseppe Tucci, si è dedicato allo studio delle correnti filosofico-religiose [...] ), delle Spandakārikā di Vasugupta con il commento di Kallata (1961), del Tantrasāra (1960, 2a ed. 1990) e del Tantrāloka di Abhinavagupta (1972; 2a ed. 1999), della Jātakamālā di Arya Sura (1964), del Paramārthasamgraha di Nāropā (1994) e della ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] , per poi approdare finalmente al testo-radice (sūtra), che non viene dunque all'inizio ma alla fine (v. sopra). Abhinavagupta menziona, inoltre, un momento ulteriore, in cui anche i sūtra vengono superati in favore di un finale raggiungimento del ...
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Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] dalla fine del 6° sec. d.C.; i loro insegnamenti confluirono nel Tantraloka («La luce dei Tantra»), summa filosofica del kashmiro Abhinavagupta (10° sec.).
È chiamata Śivarātri («notte di Ś.») la festa indù in onore del dio indiano che si celebra la ...
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