Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il riconoscimento di un ordine del mondo è, da sempre, uno dei più solidi fondamenti [...] può non volere e “non potere”, in questo contesto, non viene più a coincidere con “non volere”.
Diversa è la posizione di Abelardo. Se è vero, come è vero, che le azioni divine sono espressione della natura di Dio e seguono il principio della sua ...
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PREVIATI, Gaetano
Palma Bucarelli
Pittore, nato il 31 agosto 1852 a Ferrara, morto il 21 giugno 1920 a Lavagna. Si iniziò alla pittura nella scuola ferrarese di belle arti, frequentò poi a Firenze senza [...] storici concepiti con una certa teatralità, composti a programma e resi con un obiettivismo tutto esteriore (Il Valentino a Capua, Abelardo ed Eloisa, Torquato Tasso, ecc.). Il decennio 1880-90 segna per il P., abbattuto da una lunga e grave malattia ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] la contrapposizione dei termini c. e terra, nell'esegesi di Gn. 1, 1, viene interpretata da più autori (Pietro Abelardo, Expositio in Hexaemeron; PL, CLXXVIII, col. 733; Teodorico di Chartres, Tractatus de sex dierum operibus, 2; Clarembaldo di Arras ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel processo di rinnovamento che caratterizza il secolo XII, la cultura femminile acquisisce centralità [...] linea con la nuova sensibilità del tempo. Eloisa, sventurata allieva e amante del maggiore maestro del tempo, Pietro Abelardo, è stata riconosciuta ispiratrice e co-autrice della riforma liturgica del suo monastero. Le liriche della Contessa di Dia ...
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Filosofo (Parigi 1792 - Cannes 1867); prof. alla Sorbona (1828-30), accad. di Francia, dirett. della Scuola Normale (1835), ministro dell'Istruzione (1840), rinunziò progressivamente alle cariche dopo [...] di giustificare sé stesso attraverso una vasta interpretazione dello sviluppo storico della filosofia. Importanti alcuni lavori critici, di editore e traduttore: ed. delle opere di Proclo (6 voll., 1820-27), di Cartesio (1824-26), di Abelardo (1836). ...
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SEQUENZA
Fausto GHISALBERTI
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Canto liturgico latino, seguente l'Alleluia e altri canti melismatici, ai cui vocalizzi finali (in seguito anche a vocalizzi ex-novo creati) applica un testo letterario, [...] illa, la cui data è per lo più assai tarda, giungendo - come nella terza di esse - a S. Tommaso d'Aquino. Abelardo e Adamo di S. Vittore ne sono anche principali esponenti.
Letteralmente parlando, la sequenza appare nella forma a lei propria quando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII inaugura un nuovo periodo della storia medievale, in cui gli autori vivono in modo diverso [...] che ci sostengono.
Giovanni di Salisbury, Metalogicon, testo latino in P.L. III 4, 199 col 900 b.c.
Pietro Abelardo
Virgilio e la profezia su Cristo
Lettera VII
Il più grande dei nostri poeti, Virgilio, aveva sentito certamente questa profezia della ...
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Timeo
Marta Cristiani
Dialogo di Platone, il più familiare alla cultura medievale, l'unico tradotto in latino fino al sec. XII; D. lo cita solo due volte, in Cv III V 6 e in Pd IV 49, senza tuttavia [...] Trinitatem, quae Deus est " (Policr. VII 5).
Per tutta la prima metà del sec. XII, infatti, sull'esempio di Abelardo e di Guglielmo di Conches, un'esegesi allegorica, che peraltro si riallaccia a una tradizione patristica, identifica generalmente l ...
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specie
Dal latino species («aspetto, forma esteriore»), termine che corrisponde esattamente al greco εἶδος, così come genus a γένος (➔ genere), e che assume particolare rilievo nel pensiero platonico [...] siano corporei o incorporei; (3) se siano separati, o se invece esistano nelle cose sensibili ad esse inerenti (a queste tre domande Abelardo nel 12° sec. ne aggiunge una quarta, con la quale il celebre maestro palatino si chiede se i generi e le s ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] , Firenze 1909; B. Geyer, Die Stellung Abaelards in der Universalienfrage, in Bäumker Festchrift, I, Münster 1913; C. Ottaviano, Pietro Abelardo, Roma s. a.; A. Clerval, Les écoles de Chartres au Moyen Âge, Parigi 1895; R. Lane Poole Illustrations of ...
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sermonismo
s. m. [der. di sermone1]. – Nella storia della filosofia, termine designante la dottrina di Abelardo riguardo agli universali, che egli riteneva non già denominazioni verbali («nominalismo»), né esistenze indipendenti («realismo»),...
essenzializzare
v. tr. 1. Nella filosofia di Benedetto Croce, individuare gli elementi fondamentali di un concetto. 2. Per estensione, ridurre ai termini essenziali; anche nella forma intr. pron. ♦ Inutile dire che la poesia di Ulrico Abelardo...