Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] . I loro tentativi avevano però più volte rasentato l'eterodossia, e in alcuni casi come, per esempio, in quello di Abelardo, persino l'eresia. Ficino riprese probabilmente alcune delle loro idee, ma la sua conoscenza era di gran lunga superiore alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] , Tocco nota che Bruno conosceva bene i razionalisti medievali (Giovanni Scoto Eriugena, i maestri di Chartres, David di Dinant, Pietro Abelardo, Raimondo Lullo), ma, al pari di essi, non sviluppa un discorso che va nella direzione di quella che è la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] Clairvaux e dal suo segretario Goffredo di Auxerre contro Gilberto di Poitiers; da Gerhoch di Reichersberg contro Pietro Abelardo e Gilberto di Poitiers; da Gualtiero di Saint-Victor contro la teologia trinitaria dello stesso Lombardo.
Nel trattato ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] condotta conforme alla santità e alla purezza di Dio, mentre tutto ciò che non procede da essa è peccato, anzi, dice Abelardo, è solo nei confronti della coscienza che si pecca.
Con l'approfondirsi della riflessione su questo tema, si configura il ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] solutione tanquam suo fine reperiatur, ut ad ipsum tanquam ad metam perveniri possit diligenter est elaborandum "; e Abelardo Sic et non prol., Patrol. Lat. CLXXVIII 1349A " placet... diversa sanctorum patrum dicta colligere... aliqua ex dissonantia ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] di Chiaravalle. Innocenzo voleva abbattere Anacleto, così come Bernardo voleva distruggere il fenomeno delle nuove scuole, Abelardo e tutti i sostenitori intransigenti della logica come indipendente dalla teologia. Piero Morpurgo (ibid., pp. 57 ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] Il problema degli universali postulava, per esser risolto, concetti gnoseologici di cui erano sfornite le scuole di dialettica. Abelardo, che più degli altri aveva capito Boezio, intuì la soluzione aristotelica della questione, che fu meglio chiarita ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] parte, di spiriti colti, addestrati nella lingua letteraria e nei metri classici, esperti di musica e di ritmi, come Abelardo, Ilario, Adamo di S. Vittore, Gualtiero di Map, Gualtiero di Châtillon, Ildeberto di Lavardin, e, d'ordine più giullaresco ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] , ma esplicitamente ispirata alle tematiche più attuali della morale laica, trobadorica e cortese, e a fortiori l'esempio di Abelardo, filosofo fedele ai modelli della cultura mediolatina, ma anche poeta d'amore in lingua volgare, e, a quanto si ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] dei potenti, e in primo luogo del papa e dell'imperatore, il ius positivum, secondo un'espressione che il grande Abelardo (1079-1142) aveva assunto probabilmente dal commento di Calcidio al Timeo platonico. Non più dunque una gerarchia delle fonti ...
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sermonismo
s. m. [der. di sermone1]. – Nella storia della filosofia, termine designante la dottrina di Abelardo riguardo agli universali, che egli riteneva non già denominazioni verbali («nominalismo»), né esistenze indipendenti («realismo»),...
essenzializzare
v. tr. 1. Nella filosofia di Benedetto Croce, individuare gli elementi fondamentali di un concetto. 2. Per estensione, ridurre ai termini essenziali; anche nella forma intr. pron. ♦ Inutile dire che la poesia di Ulrico Abelardo...