. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] la scuola teologico-mistica e per l'indirizzo che le diede il fondatore Guglielmo di Champeaux, maestro e poi avversario di Abelardo che ne racconta la fondazione (Patrol. lat., CLXXVIII, col. 115 segg.): Ugo, Riccardo e Adamo di S. Vittore furono di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] frutti di pace e di salvezza, di giustizia e di carità, per rendere sempre più evidenti i segni del regno di Dio.
Pietro Abelardo (1079-1142), che ha legato il suo nome al problema degli universali, i quali non sono semplici flatus vocis, ma concetti ...
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Eugenio III, beato
Harald Zimmermann
Quasi nulla si sa della sua vita prima che egli, il 15 febbraio 1145, salisse al soglio pontificio. La storiografia pontificia ufficiale del Medioevo riferisce soltanto [...] , nel corso di una processione a St-Geneviève, scoppiarono violenti incidenti antipapali, provocati presumibilmente dai seguaci di Abelardo e di Arnaldo da Brescia che indussero il papa ad avviare una riforma monastica. L'esercito dei crociati ...
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EUGENIO III, papa
Harald Zimmermann
Quasi nulla si sa della sua vita prima che egli, il 15 febbr. 1145, salisse al soglio pontificio. La storiografia pontificia ufficiale del Medioevo riferisce soltanto [...] , nel corso di una processione a St.e-Geneviève, scoppiarono violenti incidenti antipapali, provocati presumibilmente dai seguaci di Abelardo e di Arnaldo da Brescia che indussero il papa ad avviare una riforma monastica.
L'esercito dei crociati con ...
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autorità (autoritade)
Giorgio Stabile
Il termine deriva dal latino auctoritas (presenti, tra le altre, nel latino medievale le forme actoritas, autoritas, authoritas) e in D. compare nella forma prevalente [...] a una conveniente armonizzazione e stabilizzazione delle diverse testimonianze (e un punto d'arrivo sarà il Sic et Non di Abelardo). Una più corretta legittimazione dell'a. suscitava infine il problema del valore o meno dell'autenticità, cioè del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Capolavoro del genere allegorico, il Roman de la Rose testimonia, già nella cronologia [...] e il Codicile maistre Jehan de Meun) affianca quella, d’altissimo livello, di traduttore: dai moderni – tra cui la corrispondenza di Abelardo ed Eloisa – come dagli antichi – il De re militari di Vegezio dedicato a Jean de Brienne, conte di Eu, o la ...
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logica
logica teoria dell’inferenza valida, cioè studio della correttezza dei ragionamenti, qualunque sia l’universo di discorso cui essi si riferiscano. Si riserva usualmente il termine «logica», privo [...] delle proposizioni;
• dettagliate indagini modali;
• discussione dei paradossi logici.
Il primo grande logico medievale è P. Abelardo, autore di una ricostruzione sistematica in chiave linguistico-formale del materiale boeziano, sostenitore di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Scuola di Chartres e la riscoperta di Platone
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel generale rinnovamento sociale e [...] , l’anima del mondo, la cui identificazione con la terza persona trinitaria non è tuttavia esplicita come in Pietro Abelardo le cui tesi vengono appunto condannate in tale sede. Tale entità esprime la potenza causativa della natura, derivata dalla ...
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MINIO PALUELLO, Lorenzo.
Francesco Santi
– Nacque a Belluno il 21 sett. 1907, da Michelangelo Minio e da Ersilia Bisson, in una nobile famiglia veneziana con antichi interessi per la scienza; dal 1929, [...] l’edizione del Phaedo, interprete Henrico Aristippo pubblicato nel Corpus Platonicum Medii Aevi. Plato Latinus (Londinii 1950). Studiò Abelardo, Adamo di Belsham, Boezio traduttore, la logica del XII secolo e Giacomo da Venezia, ma anche amò il ...
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Università
Roberto Moscati
Origine ed evoluzione di una istituzione europea
L'università nel Medioevo
L'università rappresenta una delle istituzioni più importanti che la società moderna ha ereditato [...] poveri. La molteplicità di scuole, specialmente di logica e teologia, accrebbe la presenza di studenti e docenti di fama internazionale (Abelardo è solo il più citato tra i tanti). Questi ultimi si organizzarono in gilde che, già a partire dal 1215 ...
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sermonismo
s. m. [der. di sermone1]. – Nella storia della filosofia, termine designante la dottrina di Abelardo riguardo agli universali, che egli riteneva non già denominazioni verbali («nominalismo»), né esistenze indipendenti («realismo»),...
essenzializzare
v. tr. 1. Nella filosofia di Benedetto Croce, individuare gli elementi fondamentali di un concetto. 2. Per estensione, ridurre ai termini essenziali; anche nella forma intr. pron. ♦ Inutile dire che la poesia di Ulrico Abelardo...