Poeta francese (n. Meung-sur-Loire 1240 circa - m. 1305 circa); continuò il Roman de la Rose lasciato incompiuto da Guillaume de Lorris. In tale continuazione, che ai 4058 versi ottosillabi della prima [...] Francia e fuori. G. scrisse inoltre il Testament, poemetto di 550 versi, col suo Codicille, e tradusse in francese varie opere latine, le lettere di AbelardoedEloisa, la Consolatio philosophiae di Boezio e la Chevalerie, volgarizzamento di Vegezio. ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] anche noto per il suo sfortunato amore per Eloisa.
Vita
Egli narra i casi (fino al la tormentata vicenda biografica d'Abelardo. Nella stessa direzione l' -astratto del concetto); gli scritti teologici ed esegetici: De unitate et trinitate divina ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Guglielmo di Conches), dove preciso e sottolineato è il rapporto tra scientia ed eloquentia, come anche l’opera di Abelardo (oltre ai versi e alle famose lettere scambiate con Eloisa) e quella, vasta e complessa, dei traduttori dal greco e dall’arabo ...
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DEL BENE, Benedetto
Salvatore Adorno
Nacque a Verona nel 1749 da Girolamo e Barbara Cartolari. Il padre, uomo di lettere, lo educò alla lettura dei classici latini di cui divenne attento e appassionato [...] poemetto di Girolamo Vida sui filugelli e le Lettere di Eloisa ad Abelardo di A. Pope, pubblicate postume a cura di 507 ss.; F. Re, Diz. ragionato di libri d'agricoltura veterinaria ed altri rami di economia campestre, Venezia 1808, I, pp. 279-283; ...
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