Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] scuola cinematografica francese legata a un cinema tradizionalmente 'narrativo' ma rinnovato sul piano linguistico (Jean Epstein, AbelGance, Marcel L'Herbier, René Clair in costante e stimolante polemica con il teorico italiano Ricciotto Canudo ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] 1954; Magnifica ossessione), da Dark victory (1939; Tramonto) di Edmund Goulding a Vénus aveugle (1943; La Venere cieca) di AbelGance e On dangerous ground (1951; Neve rossa) di Nicholas Ray.
I primi maestri
Le molte sventure e i violenti contrasti ...
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Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] sua battaglia sul ghiaccio, War and peace (1955; Guerra e pace) di King Vidor, Austerlitz (1960; Napoleone ad Austerlitz) di AbelGance e Waterloo (1970) di Sergej F. Bondarčuk, Zulu (1964; Zulù) di Cy Endfield, The Alamo (1960; La battaglia di Alamo ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] prototipo del kolossal storico-biografico è il Napoléon vu par Aber Gange, noto anche come Napoléon (1927; Napoleone) di AbelGance, leggendario già per via dell'odissea produttiva e primo capitolo di un gigantesco progetto che il regista non riuscì ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] fuori fuoco o traballante). Questo procedimento venne usato in particolare da Ewald André Dupont, Jean Epstein, o AbelGance e in generale dai cosiddetti impressionisti (v. impressionismo). Il cinema americano utilizzò invece in maniera molto sobria ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] Cinemascope, con immagini molto allargate come accadeva ‒ oltre che negli esempi visti sopra ‒ in Napoléon (1927; Napoleone) di AbelGance. Per questo film era prevista la presenza di tre macchine che proiettavano in sincrono tre diverse immagini di ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] ) di Gabriellino D'Annunzio e Georg Jacoby e Gli ultimi giorni di Pompei (1926) di Amleto Palermi e Carmine Gallone; AbelGance realizzò in Francia l'imponente Napoléon (1927), della durata di quasi quattro ore, con scene simultanee proiettate su tre ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] per l'affermazione di una nuova linea del cinema francese, chiamando a collaborare i maggiori registi francesi del tempo, da AbelGance a Marcel L'Herbier, a Jean Epstein. Nel corso degli anni Venti r. internazionali di rilievo furono, fra le altre ...
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VASILE, Salvatore Ranieri (Turi). – Nacque a Messina nel quartiere di San Ranieri (da cui prese il secondo nome) il 22 marzo 1922; primogenito di Maria Signorelli da Belpasso (Catania) e di Paolo da Lentini [...] Antonioni (I vinti, 1952); Roberto Rossellini, De Filippo, Yves Allegret, Claude Autant Lara (I sette peccati capitali, 1952), AbelGance (La torre del piacere, 1954). Tanto che nel 1962 fondò una propria casa di produzione, la Ultra Film, esordendo ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] suoi principi e nelle sue dichiarazioni di poetica, in particolare, tra i più importanti, Marcel L'Herbier, Germaine Dulac, AbelGance, Jean Epstein, i quali vollero realizzare e ulteriormente sviluppare le sue intuizioni.
Giunto a Parigi all'età di ...
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