BECCHI, Guglielmo
Carlo Natali
Nacque a Firenze intorno al 1411 da Antonio di nobile famiglia. Ancora in giovane età entrò nel convento di S. Spirito della sua città e divenne religioso dell'Ordine [...] da Paolo II vescovo di Fiesole. Non avendo forse quel vescovato ricche rendite, il papa decise di assegnargli quelle della abbazia di S. Benedetto, situata nell'Appennino fiorentino; Sisto IV vi aggiunse una pensione sui beni di un monastero di ...
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CONTARINI, Giovanni
Giorgio Fedalto
Appartenente a nobile famiglia veneziana, figlio di Marco, del ramo dei Santi Apostoli, fratello di Ruggero, Andrea e Giacomo, nacque a Venezia. Appare possibile [...] della doppia obbedienza di Costantinopoli: il 17 luglio 1422 trasferì il C. al patriarcato latino di Alessandria - rifiutandogli l'abbazia di S. Pietro di Rosazzo per la quale si era presentato candidato - e confermò a Costantinopoli Giovanni "da ...
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INGONE
Nicolangelo D'Acunto
Nato agli inizi dell'XI secolo, era molto probabilmente di origini astigiane, visto che nel 1043 era suddiacono della locale Chiesa vescovile e sottoscriveva il documento [...] , a cura di G. Porro Lambertenghi, I, in Mon. hist. patriae, XIII, Augustae Taurinorum 1873, pp. 657, 660; Il cartario dell'abbazia di S. Solutore, a cura di F. Cognasso, Pinerolo 1908, doc. 16, pp. 34 s.; G. Schwartz, Die Besetzung der Bistümer ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] , Giulio Antonio Santoro e Tommaso Feruffini, incaricata di vagliare coloro che sarebbero stati proposti per un vescovado o un’abbazia. Nel 1572, infine, fu istituita la congregazione dei Vescovi e regolari. Pio V procedette anche alla riforma del ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] arcivescovo e quasi papa rafforzerà il nazionalismo lombardo che del resto gli frutterà bene.
Tonsurato e nominato abate commendatario dell'abbazia dei SS. Graziano e Felino di Arona (13 ottobre e 20 nov. 1545, a soli sette anni), a partire dal ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] Ambrogio. Si ha notizia di un altro a. carolingio (distrutto durante la Rivoluzione francese) donato da Carlo il Calvo all'abbazia di Saint-Denis presso Parigi, di cui l'imperatore era abate laico. Esso fu minuziosamente descritto nel 1140 dall'abate ...
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BERNARDO
Paolo Bertolini
Vescovo di Parma, secondo di questo nome, venne eletto e consacrato probabilmente intorno al 1170, come successore di Aicardo da Cornazzano, deposto dalla sua dignità perché [...] ordinava ai vescovi di Reggio e di Parma di curare la restituzione di alcuni beni, posti in curte Nogara e pertinenti all'abbazia di Nonantola (ibid., n. 13138). Con la terza, rispondendo ad un quesito postogli da B. a proposito del matrimonio di un ...
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ESTE, Beatrice d'
Lorenzo Paolini
Figlia del marchese Azzo (VI) e della sua seconda moglie Sofia, figlia di Umberto 111 di Savoia, nacque ad Este o forse nel castello di Calaone (presso Boano, od. prov. [...] pagare il riscatto del figlio (900 lire di denari veneti), Alisia aveva dovuto cedere estesi possedimenti in territorio piacentino all'abbazia di Vangadizza (18 ag. 1216). Quanto ad Azzo (VII), il giovane, non potendo restituire alla E. la dote della ...
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ARCHINTO, Filippo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Milano il 3 luglio 1500 da Cristoforo e da Maddalena Torriani e si addottorò in utroque iure a Pavia circa venti anni più tardi, dopo aver frequentato anche [...] protettore della Sapienza di Roma, ottenuti nel 1539. Poco dopo ebbe anche la commenda di Vertemate, in diocesi di Como, dell'abbazia di S. Bartolomeo, in quella di Pavia, e di un priorato a Bologna. Secondo il Biaudet nel 1545avrebbe svolto anche le ...
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FAVORINO, Guarino (Varino, Guerrino)
Massimo Ceresa
Nacque, secondo lo Zeno ed altre fonti, nella pieve di Favera, castello nei pressi di Camerino (od. Pievefavera, prov. di Macerata), verso la metà [...] commessi, ma più probabilmente perché inviso ai Medici, fu rinchiuso in Castel Sant'Angelo, e si pensò di affidare l'abbazia al F., che nell'occasione si fece monaco benedettino della Congregazione silvestrina; la cosa però non ebbe seguito.
Nel ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....