Prelato e diplomatico (Cremona 1536 - Liegi 1587), studiò legge a Bologna e a Pavia, ove incontrò Carlo Borromeo, di cui rimase amicissimo, seguendolo a Roma; ivi (1560) fu ordinato sacerdote, poi riformò [...] l'abbazia di Nonantola (1566) e quindi (1572) la diocesi di Vercelli. Fu nominato nunzio in Svizzera (1579-1581); poi a Vienna (1581-83) e a Colonia (1584) risiedendo a Liegi. B. molto si adoperò per il ripristino e la riorganizzazione del ...
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Prelato (Lenzfried 1816 - Spira 1876), studiò filologia e teologia a Monaco, dove fu successivamente (1841) prof. d'esegesi dell'Antico Testamento. Ordinato sacerdote nel 1839, undici anni dopo si fece [...] benedettino (1850) nell'abbazia di S. Bonifacio (Monaco), della quale fu abate. Non interruppe però la sua attività scientifica né l'insegnamento. Tra le sue opere principali si ricordano, Geschichte der biblischen Offenbarung (1850; 4a ed. 1876) e ...
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Architetto (Au, Bregenzerwald, 1656 - Einsiedeln 1723). Monaco benedettino, costruì la chiesa abbaziale di Fischingen, disegnò il convento e la chiesa di Einsiedeln, uno dei più bei monumenti barocchi [...] della Svizzera, e la chiesa dell'abbazia di Disentis; ampliò la chiesa del convento di Sarnen, ecc. ...
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Vescovo di Metz (sec. 4º), coevo di s. Servazio di Tongeren secondo la tradizione locale; ma secondo altri, del sec. 5º; dai Bollandisti spostato al sec. 6º. Le sue reliquie furono trasferite (830) nell'abbazia [...] di Marmoutier (ted. Maursmünster), in Alsazia. Festa, 11 agosto ...
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BENEDETTO
Maria Grazia Mara
Successe a Mauroaldo di Worms, decimo abate di Farfa, morto il 25 ott. 802. Appena eletto abate dai monaci, si recò ad Aquisgrana per ricevere l'investitura abbaziale, riservata [...] conferma di tutti i beni del monastero.
Dall'anonimo autore della Constructio sappiamo che B. arricchì la chiesa dell'abbazia farfense di arredi e paramenti sacri; per la biblioteca comprò numerosi codici, che dovevano poi andare dispersi in seguito ...
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Erudito (Nancy 1610 - Parigi 1686); gesuita, insegnava al Collegio Romano quando, nel 1685, fu dimesso dall'ordine per aver difeso le libertà gallicane; tornato a Parigi, visse, con pensione accordatagli [...] dal re, nell'abbazia di S. Vittore. I primi suoi scritti, in polemica con il giansenismo, provocarono le risposte di A. Arnauld e P. Nicole; altri sono contro i protestanti: opere tutte che, all'appello alla libera interpretazione della Bibbia, ...
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Figlia (Parigi 1225 - Longchamp 1270) di Luigi VIII di Francia. Rifiutato il matrimonio con Corrado, figlio ed erede dell'imperatore Federico II, fondò a Longchamp presso Parigi (1259) un monastero che [...] divenne poi famosa abbazia. Ne osservò le regole, approvate da Alessandro IV (1259), poi riformate da Urbano IV (1263), senza però farsi religiosa, per la malferma salute. Il suo culto fu approvato da Leone X (1521). Festa, 31 agosto. ...
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WOLTER, Mauro
Benedettino, nato a Bonn il 4 giugno 1825 e battezzato col nome di Rudolf, morto a Beuron l'8 luglio 1890. Ordinato sacerdote nel 1850, nel 1856 divenne monaco benedettino nell'abbazia [...] di S. Paolo di Roma; nel 1863 aprì il priorato di Beuron; poi vi divenne abate (1868) e arciabate (1884). Fu il fondatore della Congregazione di Beuron, che ebbe grande importanza nella storia recente ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] e presbitero nell'ottobrenovembre 1711 e promosso vescovo di Patrasso il 18 dicembre, con concessione di mantenere i benefici dell'abbazia di S. Fruttuoso e di S. Maria da Gallinara (Albenga). Da questo momento l'attività del D. fu tutta romana ...
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BARTOLOMEO
Vittorio De Donato
Fu il secondo abate di questo nome del monastero sublacense. Proveniente da Monte Cassino, fu consacrato in Avignone da Giovanni XXII il 5 marzo 1318, quando era abate [...] le Consuetudines Sublacenses e furono portate allo Speco le reliquie di s. Vittoria vergine e martire. Al di fuori della sua abbazia B. promosse la costruzione di vari monasteri, tra cui quelli di Bevagna (Perugia) e Sessa Aurunca (Caserta).
Circa la ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....