Località della Francia centrale, nel dipartimento dell’Aube. Nel 1115 s. Bernardo vi fondò un’abbazia cistercense, presto divenuta di centrale importanza. Nel 1154 ospitava oltre 700 monaci e da essa dipendevano [...] 67 monasteri. Dediti allo studio oltre che al lavoro manuale, i monaci di C. raccolsero una ricca biblioteca, che andò dispersa quando nel 1792 l’abbazia fu venduta all’asta. Ora è sede di un penitenziario. ...
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Monaco benedettino (n. tra il 1090 e il 1096 - m. 1143 circa); bibliotecario dell'abbazia di Malmesbury, scrisse i Gesta regum Anglorum, ottima fonte, sino al 1128, per la storia dei regni di Guglielmo [...] I e di Guglielmo II. L'esposizione dei fatti a lui contemporanei (dal 1100 al 1142) è continuata nella Historia novella, ch'egli iniziò verso il 1140, e non poté finire di rivedere. Scrisse inoltre Gesta ...
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Centro del Lazio (prov. di Latina), nel comune di Priverno.
È noto per l’abbazia, in origine monastero benedettino poi convento francescano, risalente secondo la tradizione a s. Benedetto. Nel 12° sec. [...] Innocenzo II lo concesse ai cistercensi che intrapresero lavori di bonifica idraulica (il canale, o fossa nova) e agricola, e iniziarono la costruzione della chiesa, consacrata da Innocenzo III (1208). ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] 1078 a Erluino in quella di abate; nel 1093 fu nominato arcivescovo di Canterbury in Inghilterra, nel quale ufficio resistette con straordinaria fermezza all'invadenza del potere secolare. Canonizzato ...
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Monaca cisterciense (n. presso Halberstadt 1232 - m. Helfta 1292), badessa di Rodardesdorf. Trasferì (1258) l'abbazia a Helfta (Helpede); abile organizzatrice, di grande sensibilità religiosa e culturale, [...] rese celebre il monastero (che fornì d'una ricca biblioteca) per il clima mistico, il decoro liturgico, gli studî scritturali, patristici, letterarî, le arti liberali. Sotto la sua guida vissero la sorella ...
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Benedettino francese (2a metà del sec. 14º), noto comunemente come il "prieur de Salon" (un'abbazia delle Basses-Alpes). Autore del Somnium super materia scismatis, in cui si propone il ricorso a metodi [...] pacifici di risoluzione dello scisma, è noto soprattutto per L'Apparicion maistre Jehan de Meun, un componimento in versi e prose, dove sono esposti con sincera aspirazione alla pace alcuni rimedî alla ...
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Benedettino (Bamberga 1723 - Banz, Bamberga, 1797); insegnò a Banz (1757-82) e fu priore dell'abbazia di Michelsberg, Bamberga (1782-87). Scrisse, tra l'altro: Compendium theologiae dogmaticae, scholasticae [...] et moralis (3 voll., 1768); Epitome canonum ecclesiasticorum ex conciliis Germaniae collecta (1774); Institutiones theologiae mysticae (1777); Institutiones iuris ecclesiastici publici et privati (3 voll., ...
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Teologo e mistico (n. probabilmente in Scozia - m. Parigi 1173); canonico, poi (1162) priore dell'abbazia di S. Vittore a Parigi, occupa un posto importante nella scolastica per alcune opere in cui diede [...] organica sistemazione a una teoria della mistica che media quella puramente speculativa e quella affettiva (De praeparatione animi ad contemplationem, liber dictus Beniamin minor; De gratia contemplationis, ...
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Monaco benedettino (n. 1097 - m. Monastir, Macedonia, 1158). Nato in una famiglia di "ministeriali" dell'abbazia di Stavelot, abate di Stavelot (1130), consigliere dell'imperatore Lotario, di Corrado III [...] e di Federico Barbarossa; poi (1146) anche abate di Corvey. Venne in Italia al seguito di Lotario (1137) e con Barbarossa (1154). Fautore di un matrimonio di questo con una principessa bizantina per trarne ...
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trappisti Nome con cui sono comunemente chiamati i cistercensi della stretta osservanza, dal nome dell’abbazia benedettina Notre-Dame de la Trappe, fondata nel comune di Soligny in Normandia, da Rotron [...] III, conte di Perche (1140), aggregata a Citeaux (1147) e presa come sede della congregazione cistercense riformata da A.-J. Bouthillier de Rancé (17° sec.). Nel 19° sec. i t. si divisero in 3 congregazioni: ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....