ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] Oderisi che già vi lavorava (si accenna al monumento di Clemente V nella stessa chiesa), aveva mandato opere sue nell'abbazia di Westminster e, più tardi, appare esplicitamente ricordato come "socio" nel ciborio di San Paolo. Ma l'ideazione, per quel ...
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GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] perizie sulle condizioni di fabbricati, relazioni su restauri.
Tra questi interventi si ricordano la sistemazione del tetto dell'abbazia di S. Galgano (gennaio 1724), lavori in S. Francesco a Terranuova Bracciolini (luglio 1722) e nella villa medicea ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] (oggi disperse) che il L. eseguì durante il soggiorno bolognese meritano una citazione il dipinto di S. Lorenzo sulla graticola nell'abbazia di S. Michele in Bosco, citato da Malvasia e in loco fino al Settecento (Emiliani, in Malvasia), e le due ...
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GIROLDO da Como (Giroldo di Iacopo da Como, Giroldo di Iacopo da Lugano)
Valerio Ascani
Si ignora la data di nascita di questo scultore e architetto di origine lombardo-ticinese attivo in Toscana a partire [...] di cui Volterra fu uno dei primi centri in Toscana a far uso, grazie alla vicinanza, nella stessa diocesi, dell'abbazia di S. Galgano. I temi ricavati dagli esempi cistercensi sono qui reinterpretati anche alla luce dei più ricchi e ariosi esemplari ...
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PIETRO di Giovanni di Ambrogio
Dóra Sallay
PIETRO di Giovanni di Ambrogio. – Figlio di Giovanni, cuoiaio (Bacci, 1944, p. 100; Raffaelli, 2004-05, pp. 329 s., 335 s.), fu battezzato il 7 ottobre 1410 [...] , ora presso il Museo civico locale; Israëls, 2007, p. 96 nota 72), e quindi un’altra immagine consimile, forse per l’abbazia di S. Donato (firmata, Siena, Pinacoteca Nazionale, inv. 203; Torriti, 1990, pp. 211-215; Israëls, 2007, p. 96, fig. 14). Un ...
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GHISI, Teodoro
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1536 a Mantova, dove quello stesso anno il padre Ludovico, mercante originario di Parma, era stato "investito" dallo Spedale del possesso di una casa in [...] Mantova Vincenzo intercedeva presso il G. affinché copiasse per l'arciduchessa Maria un dipinto di Luca Longhi da lei visto nell'abbazia di S. Benedetto di Polirone (Luzio, 1913, p. 95).
Risentono molto delle esperienze maturate dal G. in Stiria, e ...
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DELAI (De Lai, De Ley, Del Ayo, De Laya, Dellay)
Paola Santa Maria
Famiglia di architetti e capomastri originaria di Scaria (ora frazione di Lanzo d'Intelvi, Como) e attiva in Alto Adige dal XVI al XVIII [...] . Tra i suoi numerosi interventi si deve ricordare la costruzione del secondo piano dell'ala meridionale, sul cortile, dell'abbazia di Novacella (1680; Schrott, 1942).
Il capolavoro dei figli di Giacomo è la chiesa del Santo Sepolcro presso Bolzano ...
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GIULIANO da Rimini (Giuliano di Martino)
Angelo Tartuferi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese attivo tra la fine del XIII secolo e la prima metà del secolo successivo.
Secondo [...] conservano soprattutto per alcune parti - in particolare l'Annunciazione - una certa suggestione lirica. Gli affreschi del refettorio dell'abbazia di Pomposa, attribuiti a G. da Brach sono oggi ritenuti un caposaldo dell'attività di Pietro da Rimini ...
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BELTRAMI, Luca
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 13 nov. 1854 da Annibale e da Elisa Mazzuchelli. Frequentando il Politecnico di Milano conobbe L. Conconi che lo indusse allo studio dell'architettura; [...] a Milano: la basilica di S. Ambrogio, la chiesa delle Grazie, la Torre di S. Gottardo, il Palazzo dei giureconsulti, l'abbazia di Chiaravalle; fuori Milano: il Palazzo ducale di Mantova, il duomo di Monza, la Loggia di Brescia, il Pantheon di Roma e ...
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CICOGNARA, Antonio
Giacomo Bargellesi
Attivo a Cremona, e presumibilmente a Ferrara verso la fine del Quattrocento, come pittore e miniatore.
Se si ammette la partecipazione alla decorazione del salone [...] opera del Cossa, e due Madonne col Bambino (attribuzione Sandberg Vavalà, 1937, fig. 67); Nonantola (Modena), abbazia: Ascensione (attribuzione del Ruhmer), opera di ferrarese più tardo del "Maestro dagli occhi spalancati"; Parigi, Museo Jacquemart ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....