GREGORIO di Tuscolo
Umberto Longo
Figlio della senatrice Marozia (II) e di Teofilatto vestararius, tramite la madre era legato alla famiglia del princeps Alberico e quindi al gruppo parentale dei Teofilatti. [...] e ai suoi monaci di installarsi nelle sue proprietà fondando quella che poi diverrà la celebre abbaziadi S. Nilo a Grottaferrata con il quale Benedetto VIII compiva una donazione al monastero diFarfa "pro remedio animae" del padre e della madre: " ...
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PALDO
Marco Stoffella
– Si ignorano data e luogo di nascita, probabilmente da collocare a Benevento, di questo aristocratico longobardo, monaco e primo abate di S. Vincenzo al Volturno dalla fine del [...] fra S. Vincenzo e S. Maria diFarfa, in seguito negati dai monaci di S. Vincenzo nel timore di essere sottoposti all’autorità degli abati farfensi; vero è che sotto l’abbaziatodi Ambrogio Autperto il duca di Spoleto Ildebrando effettuò una ricca ...
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BARBERINI, Carlo
Alberto Merola
Figlio di Taddeo e di Anna Colonna, nacque a Roma il 10 genn. 1630. Seguì nel 1646 insieme ai fratelli il padre e lo zio Francesco nella loro fuga in Francia quando questi, [...] B. e della famiglia); [C. B.], Lettera pastor. alli vicari Foranei dell'AbbaziediFarfa e di S. Salvatore maggiore, Roma 1688; Id., Visita dell'Abbaziadi Subiaco..., Roma 1693; Id., Constitutiones Ecclesiae S. Antonini oppidi Pharae....Romae 1700 ...
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ALANO diFarfa
Tommaso Leccisotti
Originario dell'Aquitania - ma già suo nonno Teodorisino possedeva nel Reatino beni terrieri -, si fece monaco a Farfa ritirandosi poi, come "incluso", nella vicina [...] d'Italia, XXXIII, pp. 18, 151-155; J. Schuster, Reliquie d'arte nella badia imperiale diFarfa, in Arch. Soc. romana di storia patria, XXXIV (1912), p. 341; Id., L'imperiale abbaziadi Farla, Roma 1921, pp. 40-47, 138, 189, 219, 258; E. Hosp, Il ...
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In senso religioso, resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione [...] , 8° sec., Bologna, Museo civico medioevale; reliquiario a cofanetto con Storie di Cristo, arte amalfitana, 11° sec., Farfa, abbazia; reliquiario a lanterna, 11° sec., chiesa di Beaulieu; reliquiario a cofanetto, arte limosina, 13° sec., Anagni ...
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VOLPI DI MISURATA, Giuseppe
Luciano Segreto
VOLPI DI MISURATA, Giuseppe. – Nacque a Venezia il 19 novembre 1877, quarto figlio di Ernesto (1845-1898) e di Luigia (chiamata Emilia) De Mitri (1850-1888).
La [...] a studiosi italiani e stranieri. Lo stesso anno a Farfa finanziò il restauro dell’abbazia benedettina del XIII secolo e la ricostruzione di un antico borgo, trapiantandovi numerose famiglie di artigiani veneziani. Nel 1938, l’anno in cui nacque ...
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BOMINACO
P. Petraroia
Località nei pressi di Caporciano (prov. dell'Aquila), posta in posizione dominante sulla piana di Navelli e la zona detta Prati di Ansedonia, in prossimità di uno dei più importanti [...] di documenti non pervenuti, data al 1001 una donazione al monastero di B. da parte di Oderisio conte di Valva; nel sec. 11° esso dipendeva da Farfa germinat. Lineamenti per una storia dell'abbazia, in Momenti di storia del medioevo abruzzese, L'Aquila ...
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Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] nel 1919 dalla congregazione cassinese, che vi trasferì monaci dell’abbaziadi S. Paolo fuori le mura di Roma.
L’esistenza di una comunità cristiana già nel 6° sec. è attestata dal ritrovamento di una scodella con una croce centrale affiancata da due ...
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MANENTI, Vincenzo
Federico Trastulli
Nacque a Orvinio (già Canemorto), nel Reatino, nel 1600 da Lucia e da Ascanio, pittore che era stato allievo di C. Roncalli.
Tra i dipinti di Ascanio visibili a [...] di Vallebona, nel santuario omonimo. Ulteriori testimonianze del suo operato si possono rintracciare a Montopoli Sabina (1645), a Subiaco (1646), a Rieti (1647) e a Farfa, dove si stabilì nel 1648 a decorare il refettorio dell'abbazia benedettina ...
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GIOVANNI di San Vincenzo al Volturno
Antonio Sennis
Di lui si ignorano la data e il luogo di nascita, e anche le sue origini familiari sono affatto oscure. Si sa soltanto che fu attivo nella comunità [...] ritorno al luogo delle origini e sarebbe giunto fino all'abbaziatodi Maraldo (1007-11); il quinto avrebbe raccontato le opere e la fine del XII secolo, nei monasteri di Montecassino, Farfa, San Vincenzo al Volturno, San Clemente a Casauria ...
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farfense
farfènse agg. [dal lat. mediev. farfensis]. – Di Farfa, centro della Sabina, e in partic. dell’abbazia di Farfa, fiorente in età medievale, famosa anche per il suo scrittorio, che produsse codici nella caratteristica scrittura (detta...