MOISSAC
M. Durliat
Centro della Francia sudoccidentale (dip. Tarnet-Garonne), situato in un vasto complesso alluvionale sulle rive del fiume Tarn, a km 3 dalla confluenza con la Garonna.Il nome di M. [...] straordinario sviluppo. La scelta dei soggetti risponde tanto a esigenze comuni all'intero ambito cluniacense, quanto a intenzioni proprie della sola abbazia. Ciascuna delle facce dei capitelli è riservata a un'unica scena, spesso costruita secondo ...
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Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] dei monaci (monastero benedettino), creando nuove relazioni sociali e diverse conformazioni tipologiche (➔ abbazia). Le successive riforme, cluniacense e cistercense, formalizzarono questa tipologia edilizia, diffusasi nel mondo occidentale senza ...
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Quarto abate di Cluny (Valensolle o Avignone 910 circa - Souvigny 994). Fuggito giovinetto con il fratello dalla Provenza a causa delle lotte feudali in cui furono uccisi entrambi i genitori e tutti i [...] loro beni andarono persi durante le incursioni saracene, divenuto monaco guidò l’abbazia di Cluny dal 954 alla morte. Diffuse grandemente la riforma cluniacense in Occidente. Nel 972 la sua cattura da parte dei Saraceni provocò una mobilitazione ...
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Nome di due santi: 1. Benen o Benian (m. 467 circa), compagno e discepolo di s. Patrizio e suo successore come vescovo di Armagh (461); festa, 9 novembre. 2. Martire probabilmente del sec. 3º, il cui culto [...] patrono di Digione; festa, 1º novembre. Da lui prende nome l'abbazia di S. Benigno, che, fondata con la basilica in Digione (circa e divenne (fine sec. 10º) uno dei centri della riforma cluniacense; fu data in commenda, dal 1525 al 1650, quando passò ...
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Cronista e politico francese (m. dopo il 1118), monaco nell'abbazia di S. Benedetto di Fleury sulla Loira (diocesi di Orléans), celebre centro di studî dopo la riforma cluniacense. Tra le sue opere è importante [...] il Tractatus de regia potestate et sacerdotali dignitate, dedicato dopo il 1102 a Enrico I d'Inghilterra, nel quale respinge la pretesa di quanti vogliono che il potere temporale sia sottoposto a quello ...
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ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene [...] attività nell'arte l'ordine cluniacense, poi il cisterciense (v. cisterciensi; cluniacensi) -, e anche col tramite . XII tale processo è compiuto nelle grandi sculture del portale dell'abbazia di Moissac e in altre di Tolosa; si prosegue, forse col ...
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MONASTERO
Luigi GIAMBENE
Giorgio ROSI
È una residenza religiosa stabile, dove si vive secondo le norme d'un istituto regolare e approvato. La parola, come indica la sua etimologia, significò dapprima [...] a elementi di architetturamonastica, come: chiostro; coro; galilea, e simili, e ad istituzoni monastiche, come: abbazia; certosa; cisterciensi; cluniacensi; laura, e simili, vedi: A. Lenoir, Architecture monastique, Parigi 1852; M. de Vogüé, Syrie ...
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UGO il Grande, abate di Cluny, santo
Mario NICCOLI
Nato a Semur (Autun) nel 1024, morto a Cluny il 28 aprile 1109. Figlio primogenito del conte Dalmazio di Semur, fu, per le sue spiccate tendenze alla [...] uno dei più efficaci propugnatori, attraverso la congregazione cluniacense, dell'opera di riforma perseguita dai papi (l di Ugo, apre le porte all'ordine benedettino con l'abbazia di San Pancrazio a Lewis. Fautore di una vasta riforma liturgica ...
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UGO da Fleury
Felice BATTAGLIA
Altrimenti detto Ugo da Santa Maria, dal nome di un villaggio appartenente a suo padre, non si sa dove nacque né quando andò monaco nell'abbazia di S. Benedetto in Fleury, [...] sulla Loira, diocesi di Orléans, in seguito alla riforma cluniacense celebre centro di studî. Ciò che si sa di lui deriva in fondo dalle sue opere.
Tra queste importante è il Tractatus de regia potestate et sacerdotali dignitate (ed. da E. Sackur, in ...
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RUPERTO di Deutz
Francesco Pelster
Nacque nell'ultimo trentennio del sec. XI nei dintorni di Liegi. Giovanissimo entrò come oblato nell'abbazia benedettina di S. Lorenzo a Liegi. Allorché questa fu [...] storia della liturgia. Morto Berengario (1113) si trasferì nell'abbazia di Siegburg, per invito dell'abbate Kuno suo amico. . In sostanza il R. rappresenta l'indirizzo benedettino-cluniacense dell'alto Medioevo.
Bibl.: Histoire littéraire de la ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...
nolare
agg. [tratto dal lat. mediev. nolarium «campanile», der. del lat. tardo nola «campanello» e poi «campana», la cui connessione con il nome della città campana di Nola (dove una tradizione vorrebbe che fossero prodotte le prime campane...