Capitale dell’Iraq (6.811.955 ab. nel 2017), sul corso medio del fiume Tigri, nel punto dove è più vicino all’Eufrate. Sorta sulla destra del fiume, la città si è poi sviluppata specialmente sulla riva [...] cinta muraria della sede del califfato costruita da al-Musta‛īn (865) mentre rimangono importanti testimonianze del tardo periodo abbaside; la madrasa al-Mustanṣiriyya (1228-33); il minareto Sūq el-Ghazl (sec. 12°); varie tombe del sec. 13°. Del ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Il primo periodo dell'astronomia islamica
Régis Morelon
Il primo periodo dell'astronomia islamica
Le fonti dell'astronomia araba
La [...] a occuparsi d'astronomia fu Muḥammad ibn Ibrāhīm al-Fazārī (seconda metà dell'VIII sec.), vissuto all'inizio del regno degli Abbasidi. Il suo nome è legato a un famoso aneddoto. Verso il 770 il califfo al-Manṣūr ricevette a Baghdad una delegazione ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] . Non si deve trascurare il fatto che, inaugurando il suo regno, Ibrāhīm Ibn al-Aghlab si dichiarò sempre tributario degli Abbasidi, diversamente da quanto avevano fatto fino a quel momento gli Omayyadi di Cordova o gli Idrisidi di Fez. Il nuovo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Europa islamica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa conosce più volte una stabile presenzaislamica. Ai circa [...] blando complotto, facilmente sventato.
‘Abd al-Rahman I, detto ad-Dàkhil, “l’Immigrante”, è politico non meno fine del suo nemico abbaside al-Mansur ed è assai abile nell’espandere e consolidare i suoi domini, garantendo a sé e ai suoi discendenti un ...
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Nome di cinque sovrani omayyadi della Spagna.
1. ‛Abd ar-Raḥmān I, figlio di un figlio del califfo omayyade Hishām, fu il solo Omayyade sfuggito alla strage della famiglia per opera di Abū'l-‛Abbās nel [...] 132 ègira = 750 d. C. (v. omayyadi; ‛abbāsidi). Errò a lungo nell'Africa settentrionale, ospitato dalle tribù arabe rimaste fedeli agli antichi sovrani, finché, passato in Ispagna, gli riuscì di stabilire il suo dominio su Cordova (138 = 756) e poi ...
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SULTANO
Francesco Gabrieli
. Vocabolo arabo (sultān) di origine siriaca, dal prevalente significato originario di "potestà, autorità, potere sovrano". In tal senso esso compare nel Corano, nel ḥadīth [...] , con facile trapasso semantico, di "detentore di autorità, principe, sovrano". Già califfi e alti dignitarî dei primi ‛Abbāsidi (secoli VIII-IX d. C.) appaiono sporadicamente designati con tale qualifica, priva per allora di qualsiasi valore di ...
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. Vocabolo arabo (plur. umarā') significante "capo, principe, comandante", in persiano talora abbreviato in mīr. Esso entra in molti titoli proprî della civiltà musulmana, di cui il più noto è quello di [...] primo a usarlo fu il califfo ‛Omar (13-23 èg. = 634-644 d. C.) e dopo di lui tutti i califfi Omayyadi ed Abbāsidi; molti fra i pretendenti che insorsero contro di loro e riuscirono a fondare dinastie di nome e di fatto indipendenti assunsero a loro ...
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Indirizzo teologico musulmano. La sua origine va ricercata nelle lotte politiche dell’inizio dell’8° sec. d.C. (1°-2° dell’egira). I suoi principali dogmi furono: l’affermazione del libero arbitrio umano; [...] ; la negazione della visione di Dio anche nella vita futura. Dopo aver goduto nel 9° sec. il favore di alcuni califfi abbasidi, il m. decadde e nel 13° sec. si estinse, non senza aver prima agito come attivo fermento sulla teologia ortodossa, e ...
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L'Asia islamica. Iraq
Simona Artusi
Barbara Finster
Francesca Leoni
Jürgen Schmidt
Iraq
di Simona Artusi
In età protoislamica il nome Iraq (di origine mediopersiana) si riferiva solo alla regione [...] , le conferirono il prestigio di una città di rappresentanza. Le mura di cinta con fossato furono costruite nel 771/2, all'epoca del califfo abbaside al-Mansur. Durante il IX e agli inizi del X secolo B. era la città più vitale e ricca dell'Iraq e ne ...
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carmati
Settari eretici musulmani. Aderenti a una branca dell’ismailismo, che al seguito di un missionario, Hamdan Qarmat, insorsero nell’Iraq nell’890 e continuarono poi il movimento nella Penisola [...] Persico, uno Stato piratesco mantenutosi fino al 1078. Nel 930 i c. del Bahrein riuscirono a razziare la Mecca, asportandone la pietra nera della Ka‛ba, che fu restituita solo venti anni dopo, contro un forte riscatto pagato dai califfi abbasidi. ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...