Khuwarizmi, al-
Khuwārizmī, al- nome con cui è noto Muḥammad ibn Mūsā (780 ca - Baghdad 850 ca) matematico, geografo e astronomo di cultura araba originario della provincia persiana del Khorasan. Visse [...] agli inizi dell’epoca degli Abbasidi, nel clima di grande interesse per le scienze promosso da questa dinastia. Poco si conosce della sua vita; certamente egli operò nell’ambito della Bayt al-Hikma (Casa della sapienza), un’importante istituzione ...
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Poeta arabo, di lontana origine beduina, nato nel 130 èg. (747-748 d. C.) nella Mesopotamia meridionale, morto nel 210 èg. (825 d. C.). Visse alla corte degli ‛Abbāsidi, dei quali godé il favore con il [...] celebre suo contemporaneo e rivale Abū Nuwās. Le sue poesie sono prevalentemente di carattere ascetico e assai conosciute in Oriente; in massima parte furono edite da L. Cheikho (Shaikhū) a Beirut (1ª ...
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Samanidi
Dinastia persiana musulmana, che regnò sulla Transoxiana e parte della Persia orientale nei secc. 9°-10°. Suo capostipite è considerato Saman, nobile persiano convertitosi intorno al 730 nelle [...] mani del governatore omayyade del Khurasan. Con gli Abbasidi, i S. furono investiti del governo di varie città e regioni della Transoxiana e territori limitrofi. Con la seconda generazione, il dominio samanide si estese dall’od. Farghana, nell’ ...
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morésco, stile Modalità decorative e architettoniche caratteristiche della cultura araba dell'Africa del Nord e della Spagna a partire dalla seconda metà dell'11° sec., quando le tradizioni iberiche classiche [...] e visigote si incontrarono con quelle siriache e iranico-abbasidi. Elementi caratteristici sono l'arabesco (in cui si fondono scrittura, elementi vegetali e decorazioni geometriche), i rivestimenti di ceramica smaltata, la fantasia delle membrature ...
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Dinastia musulmana, che regnò nel Marocco dal 788 al 985 d. C. Prese il nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib, che, dopo aver partecipato in Arabia a un tentativo [...] di ribellione contro gli Abbasidi, trovò accoglienza e aiuto presso la tribù degli Awrabah, a Walīlī nel Marocco centrale, e lì si costituì uno stato. Alla sua morte nel 792, gli successe dopo varie vicende il figlio postumo Idrīs II (m. 828), ...
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al-'Abbas
al-‛Abbas
Capostipite ed eponimo della dinastia abbaside (7° sec. d.C.). Figlio del capo qurayshita ̔Abd al-Muttalib e zio paterno di Maometto e del cugino di questi, ̔Ali, da lui discesero, [...] attraverso il figlio ̔Abd Allah, gli Abbasidi che, come parenti del Profeta e con il sostegno della fazione sciita, contesero il califfato agli Omayyadi e lo conquistarono nel 750 d.C. ...
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Figlio (m. 842) di Michele II, cui succedette (829) e di cui continuò la politica iconoclastica. Saggio amministratore, combatté con varia fortuna gli Arabi della Cilicia e della Mesopotamia, riuscendo [...] (841) a concludere una tregua. Si adoperò per formare una lega contro gli Abbasidi, rivolgendosi a Venezia, a Ludovico il Pio e al califfo di Cordova. Morì lasciando la corona al figlio Michele III, sotto la reggenza della madre Teodora. ...
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La Chiesa di Seleucia-Ctesifonte. - La città di Seleucia-Ctesifonte è stata durante tutto il il periodo del dominio persiano della Mesopotamia e ancora al tempo del califfato degli ‛Abbāsidi il centro [...] poter eleggere il successore. Sotto i Sāsānidi il re esercitava la protezione sopra la chiesa di Seleucia, ma sotto gli ‛Abbāsidi il cattolico diventa quasi un funzionario dello stato, con poteri sui fedeli, e non soltanto sui nestoriani ma anche sui ...
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Fustat
La prima città di fondazione islamica in Egitto, oggi un quartiere del Cairo. Sorta sul sito dell’antica Babilonia, sulla riva orientale del Nilo, F., il cui nome deriva probab. dal gr. fossaton, [...] «accampamento», fu residenza dei governatori omayyadi, ma perse il proprio primato con gli Abbasidi e i Tulunidi. Dopo la fondazione del Cairo, F. fu fino al sec. 12° un importante centro commerciale, prima di essere gradualmente inglobata dalla ...
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KAIROUAN (arabo al-Qairawān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città della Tunisia posta nell'interno, a 50 km. dalla costa orientale del Sahel, a 58 m. s. m., in mezzo a un vasto piano quasi [...] splendore sotto gli Aghlabiti.
Il fondatore di questa dinastia, Ibrāhīm ibn al-Aghlab, nominato governatore dell'Ifrīqiyyah dal califfo ‛abbāside Hārūn ar-Rashīd, nell'800 si rese indipendente dal lontano padrone; e benché egli e i suoi successori ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...