. La regione che costituisce l'odierno Azerbaigian fu nell'antichità soggetta più o meno direttamente all'impero assiro, e col decadere di questo, nella seconda metà del sec. VII a. C., fece parte del [...] ègira (643 d. C.); nonostante frequenti rivolte della popolazione persiana, esso rimase sotto il dominio dei califfi omayyadi e abbasidi, seguendo le sorti della Persia, e, come essa, fu conquistato dai Mongoli nel sec. XIII; passato poi sotto varie ...
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IDRĪSITI
Francesco Beguinot
. Nome di una dinastia musulmana che regnò nel Marocco dal 172 al 375 dell'ègira (788-789, 985-986 d. C.) e che prese nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti di [...] . Idrīs, detto comunemente Idrīs I, fuggendo dopo aver partecipato in Arabia a un tentativo di ribellione contro gli ‛Abbāsidi, trovò accoglienza e aiuti presso la tribù berbera degli Awrabah che risiedeva a Walīlī (o Ulīlī; l'antica Volubilis ...
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Città del Turkestān afghāno, situata presso il fiume omonimo, a 550 m. s. m., su di un'importante via commerciale che collega i passi del Kōh-i Bābā al guado dell'Āmūdaryā. La città moderna ha appena 500 [...] o gran sacerdote buddhista del Nawbahār di Balkh, discese poi la celebre famiglia dei Barmecidi illustratasi sotto i primi califfi ‛abbāsidi di Baghdād, nei secc. VIII-IX d. C. L'invasione araba, iniziatasi con scorrerie sporadiche alla metà del sec ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo splendore islamico in Europa: la Spagna islamica e mozaraba
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dominazione islamica [...] ’emirato nel califfato omayyade di Spagna si attua nel 929 sotto ‘Abd al-Rahman III, allorché la situazione politica degli Abbasidi comincia a mostrare i primi segni di crisi. Sotto il califfato omayyade di Spagna (929-1031), in particolare sotto i ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] 716, a Cordova. Abd ar-Rahman, l’ultimo dei principi omayyadi di Damasco sopravvissuti al massacro della famiglia compiuto dagli Abbasidi, quando questi presero il potere nel 750, trovò rifugio in Spagna, dove nel 756 costituì un emirato indipendente ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] ) non possa spettare se non a discendenti di ‛Alī e di sua moglie Fāṭimah, cosicché i califfi omayyadi e ‛abbāsidi non furono mai da loro riconosciuti. Ma nei particolari della dottrina dell'imāmato divergono fra loro considerevolmente. In dogmatica ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] . Per l'obbligo della guerra santa contro gl'infedeli del Dār al-harb v. n. 1 e gihād.
Sotto il califfato della dinastia ‛abbāside, iniziatasi nel 132 èg., 750 d. C., si ebbe l'istituzione della carica di wazīr (v. visir), che, dopo la caduta del ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] quanto loro restava dei possessi di Siria, e i califfi ormai caduti (come era avvenuto due secoli prima agli ‛Abbāsidi) sotto il controllo dei capi militari, turchi o curdi, si videro gradualmente privati di ogni effettiva influenza sulle sorti ...
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IS.
Germano Dottori
– e origini dell’ISI in ῾Irāq. Dal-l’ISI all’ISIS: la guerra civile siriana e le ambizioni del califfato. Attentati, offensive e uso dei media: le strategie dell’IS. La risposta [...] sorta a cavallo tra Siria e ῾Irāq non sia tanto l’esperienza del Sultanato ottomano quanto quella degli Abbasidi rovesciati dai Mongoli nel 1258. Della guida dell’istituzione califfale, che teoricamente cumula la direzione politica e religiosa ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] della musica e musicista Ṣafī al-Dīn al-Urmawī (613-693 ca./1216-1294) fu favorito di corte dell'ultimo califfo abbaside, al-Musta῾ṣim, e dopo la caduta di Baghdad (1258) divenne musicista ufficiale dei conquistatori mongoli. Tra i primi grandi ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...