Mahmud di Ghazna
Sultano musulmano di Persia (n. 971-m. 1030), figlio di Sabuktighin, secondo e maggiore sovrano della dinastia dei Ghaznavidi. Si fece riconoscere come sultano direttamente dal califfo [...] abbaside, giungendo a conquistare gran parte dell’Iran e, in una serie di campagne dal 1001 al 1026, il Panjab. Postosi come campione del sunnismo contro i Buwayhidi sciiti, fece di Ghazna la sua capitale, un centro culturale e artistico in grado di ...
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Dinastia musulmana sunnita dello Yemen (1229-1454), successiva a quella degli Ayyubiti. L'eponimo fu Muḥammad ibn Hārūn, che acquisì il soprannome di Rasūl ("Messaggero") per la sua fedeltà ad un califfo [...] abbaside (sec. 12º). Con i R., lo Yemen conobbe un periodo di notevole benessere: grazie alla stabilità politica, grande impulso ebbero il commercio, con Aden come porto principale, e l'architettura, che registrò la costruzione di numerosi edifici e ...
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al-Afshin
Titolo regale col quale è noto Khaidar (9° sec.), figlio dell’ultimo signore della Transoxiana prima dell’islamizzazione. Comandante dell’esercito musulmano nella guerra contro i bizantini [...] condotta dal califfo abbaside al-Mu ̓tasim, diresse la repressione della rivolta religioso-sociale di Babak. Caduto in disgrazia e accusato di tradimento e d’apostasia, morì in carcere nell’841. ...
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Sawdan
Terzo e ultimo emiro musulmano di Bari (regno 857-871). Successore di Mufarrij, conquistò il ducato di Benevento obbligando il suo signore, Adelchi, al tributo, e ottenne l’investitura ufficiale [...] del califfo abbaside al-Muntasir (864), invano richiesta dai suoi predecessori. Durante il suo regno, la città di Bari fu base di razzie e brevi campagne militari nei territori circostanti, e sede di un attivo commercio costiero. L’emiro fu ...
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Aghlabidi
Dinastia emirale araba (800-904). Regnò sulla regione del Nord Africa nota come Ifriqiya, avente come capitale Kairouan. Il fondatore Ibrahim ibn al-Aghlab (800-812) fu investito dell’emirato [...] dal califfo abbaside, in cambio di un tributo e come ricompensa per aver sedato la rivolta delle tribù berbere. Il dominio aghlabide ebbe per tutta la sua storia l’opposizione della popolazione locale, della classe militare araba e dei religiosi ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] del mondo islamico classico, culminata nella caduta del regime ayyubide d'Egitto e nell'invasione di Baghdad, sede del califfato abbaside, da parte dell'orda mongola di Hülagü, nel 1258.
Da oltre trecento anni, tuttavia, il mondo islamico non era più ...
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Alp Arslan
Sultano selgiuchide (n. ca. 1030-m. 1073). Secondo della sua dinastia, riuscì a ricondurre sotto la sua autorità i territori dispersi fra i vari membri della sua famiglia, ottenendo il riconoscimento [...] del califfo abbaside in carica. La fama di A.A. risiede nelle guerre condotte contro i bizantini, culminate nella vittoria di Manzikert (1071). Trovò la morte poco dopo, durante una campagna contro i Karakhanidi. ...
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Najaf
Città dell’Iraq centrale, uno dei luoghi santi dello sciismo e il principale centro religioso sciita iracheno, sede del sepolcro di ‛Ali ibn Abi Talib e di un importante seminario teologico. Fondata [...] dal califfo abbaside Harun al-Rashid nel 791 per onorare le spoglie dell’imam ‛Ali, custodite nella omonima moschea, N. è meta di pellegrinaggio per gli sciiti di tutto il mondo. Oggetto di ripetuti attacchi nel corso della storia per la sua ...
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Sultano selgiuchide (sec. 11º), fondatore dell'Impero musulmano dei Turchi selgiuchidi in Asia Anteriore. Regnò dal 1037 al 1063 a. C., e fu il primo dei "Grandi Selgiuchi", che si succedettero formalmente [...] investiti del supremo potere dal califfo abbaside di Baghdād. I rapporti con il califfo furono al centro della sua politica e culminarono nel suo ingresso vittorioso a Baghdād (1055), dove ricevette il titolo di "re d'Oriente e Occidente"; più tardi ...
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Buwaihidi (o Buyidi)
Buwaihidi
(o Buyidi) Dinastia iraniana sciita di origine militare che in vari rami, nei secc. 10° e 11°, dominò la Persia sudoccidentale e l’Iraq, dove alcuni suoi membri, dopo [...] aver servito nell’esercito abbaside, regnarono in condominio con i califfi, con il titolo di amir al-umara’ («comandante in capo»). Il periodo buwaihida segnò nel califfato arabo-islamico un’epoca di profonda influenza culturale iraniana, che non si ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...