Abū Ghōsh
J. Folda
Nome dato nel sec. 19° all'antico Qaryat al-῾Anab (centro della Palestina) che i crociati avevano identificato con il villaggio di Emmaus citato nella Vulgata (Lc. 24, 13). Con [...] i viaggiatori. Un distaccamento della X legione romana fortificò la sorgente nel sec. 1° dopo Cristo.
Nel periodo abbaside (metà del sec. 9°) alla cisterna romana fu aggiunto un caravanserraglio; nel 1099, dirigendosi verso Gerusalemme e Betlemme ...
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HERZFELD, Ernst
Red.
Orientalista e archeologo tedesco (Berlino 1879 - Basilea 1948).
Le sue numerose spedizioni scientifiche in Mesopotamia, Iran e Siria hanno fruttato il rinvenimento di prezioso [...] Il nome dello H. è legato specialmente agli scavi di Samarra in Mesopotamia, per breve tempo residenza della corte abbaside (Ausgrabungen von Samarra, Berlino 1923 ss.) e a quelli di Persepoli. Dal 1909 lo H. pubblicò le Archäologische Mitteilungen ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] P.'). Gli esemplari più antichi sono datati agli anni tra l'890 e il 904 e la coniazione continuò con la rioccupazione abbaside dal 908 fino al 940, ma con monete di bassa qualità. I principi ikhshididi sentirono perciò la necessità di rialzarne il ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] andamento dei singoli lobi è semicircolare. Lo schema è ripetuto, quasi senza variazioni, ancora in Mesopotamia agli inizi dell'epoca abbaside: ai due ingressi della moschea nel castello di Ukhayḍir (seconda metà del sec. 8°) un a. di sette lobi orla ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] orientale si deve tra l'altro lo sviluppo di Merv nel Khorasan settentrionale, di cui si è già segnalata la fase abbaside, e in Iran la fondazione della nuova capitale Rayy, nonché il consolidamento, già avviato dai Buyidi, della struttura urbana di ...
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MAHDIA
G. Di Flumeri Vatielli
(arabo classico al-Mahdiyya)
Cittadina della Tunisia che occupa il promontorio del Capo d'Africa, piccola penisola rocciosa unita al continente da uno stretto istmo di [...] dalla dinastia dei Fatimidi, di religione sciita ismailita, i quali avevano deciso di sferrare da qui l'attacco al califfato abbaside di Baghdad, di fede sunnita. I Fatimidi risiedettero a M. fino al 948, quando la dinastia si trasferì nell'Egitto ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] ° e dell'11° causarono l'esodo di numerosi artigiani in Siria e in Egitto. È anche interessante notare che il califfo abbaside al-Nāṣir (1180-1225), riformatore della futuwwa, si dedicò tra l'altro al controllo della ḥisba e riunì la società islamica ...
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ISFAHAN
E. Galdieri
Città capoluogo dell'omonima provincia al centro dell'Iran, nell'ampio bacino dello Zayānda Rūd. Di antichissima quanto confusa origine - si identifica forse con la ᾽Ασπάδανα ricordata [...] la fine del sec. 11° e la metà del successivo. Al medesimo periodo di transizione, ancora oggi malnoto, tra l'epoca abbaside e selgiuqide si devono datare i resti, visibili sino al 1936-1937, del Qal῾a-yi Tabarak, cittadella fortificata e circondata ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] , Al-Andalus 4, 1936-1939, pp. 158-166; M.S. Dimand, Studies in Islamic Ornament, I. Some Aspects of Omaiyad and Early 'Abbāsid Ornament, Ars islamica 4, 1937, pp. 293-337; M. Ocaña Jiménez, Capiteles fechados del siglo X, Al-Andalus 5, 1940, pp. 437 ...
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AUTOMA
E.J. Grube
Il termine deriva dal gr. αὐτόματοϚ 'spontaneo, che agisce da sé' o anche 'semovente', e viene impiegato da Aristotele (De gen. anim., 734b, 10) per designare le marionette (τὰ αὐτόματα). [...] in ambito orientale, un momento di grande interesse per gli a. e per la letteratura relativa. Nel sec. 9°, presso la corte abbaside di Baghdad, si tradusse dal greco in arabo l'opera di Erone (la versione dei Mechanica di Qusṭā b. Lūqā di Baalbek è ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...