ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] ° e dell'11° causarono l'esodo di numerosi artigiani in Siria e in Egitto. È anche interessante notare che il califfo abbaside al-Nāṣir (1180-1225), riformatore della futuwwa, si dedicò tra l'altro al controllo della ḥisba e riunì la società islamica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di tradizione filosofica in lingua araba e in ambiente musulmano significa [...] di pensatori quali Platone e Aristotele.
La formazione della falsafa e al-Kindi
A Bagdad, nei primi due secoli del califfato abbaside, tra l’800 e il 1000, vengono eseguite numerose traduzioni di testi filosofici dal greco e dal siriaco in arabo. La ...
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ISFAHAN
E. Galdieri
Città capoluogo dell'omonima provincia al centro dell'Iran, nell'ampio bacino dello Zayānda Rūd. Di antichissima quanto confusa origine - si identifica forse con la ᾽Ασπάδανα ricordata [...] la fine del sec. 11° e la metà del successivo. Al medesimo periodo di transizione, ancora oggi malnoto, tra l'epoca abbaside e selgiuqide si devono datare i resti, visibili sino al 1936-1937, del Qal῾a-yi Tabarak, cittadella fortificata e circondata ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] califfi omayyadi, residenti in Siria, l’I. fu all’opposizione. La rivoluzione che nel 750 portò al trono califfale gli Abbasidi fece dell’I. il centro dell’impero e la fondazione di Baghdad dette alla civiltà musulmana classica la sua capitale. Il ...
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R Antica città dell' ‛Irāq, sulla riva sinistra dell'Eufrate, le cui rovine sono state segnalate presso l'odierna località Tell ‛Aqar. Fondata, o ricostruita, dal re sassanide Sapore II (310-379 d. C.), [...] quella delle prime conquiste degli Arabi, che se ne impadronirono nel 12 ègira (634 d. C.). Fu residenza del primo califfo abbāside ‛Abū'l-Abbās (v.); tuttavia il suo successore al-Manṣūr l'abbandonò ben presto per trasferirsi a Baghdād, e la città ...
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Corasmi
Bruna Soravia
Il termine indicava all'origine una popolazione di stirpe iranica stanziata nel territorio chiamato classicamente 'Chorasmia' (Khwārazm in arabo) lungo il basso corso del fiume [...] al-Dīn Mingburnu, si dedicò a scorrerie dalle rive dell'Indo al territorio curdo, mettendosi al servizio, fra gli altri, del califfo abbaside e, nel 1227, dell'emiro ayyubide di Damasco, al-Mu῾azzam, contro al-Malik al-Kāmil del Cairo (il che dovette ...
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. Dinastia di principi berberi appartenenti alla tribù dei Miknāsah (ramo dei Ḍarīsah), che nella seconda metà del sec. VIII e nei secoli IX e X ebbero, attraverso varie vicende e interruzioni, un loro [...] 'Islām, uno stato. Sembra tuttavia che i Benī Midrār, benché indipendenti, conservassero un atteggiamento rispettoso verso il califfato abbaside. Fondato in Barberia nel sec. X l'impero fāṭimita, i Midrāriti si trovarono alle prese con questa nuova ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. I supporti della scrittura
Geneviève Humbert
I supporti della scrittura
I supporti della scrittura, ossia quei materiali che sono stati utilizzati [...] facile invece spiegare le ragioni dell'esistenza di rotoli simili ma assai più voluminosi.
Numerosi codici pergamenacei di epoca abbaside, ancora una volta supporto del testo coranico, si distinguono per il loro formato 'oblungo', vale a dire per il ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le critiche a Tolomeo
George A. Saliba
Le critiche a Tolomeo
La tradizione astronomica greca che fu assorbita in quella araba provocò, [...] la data, né se vi siano state più versioni. Tuttavia, abbiamo almeno una di queste traduzioni, eseguita, pare, per volere del califfo abbaside al-Ma᾽mūn (r. 813-833) e completata per lui intorno all'829 (con il titolo di al-Maǧisṭī) da al-Ḥaǧǧāǧ ibn ...
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Stato dell’Africa settentrionale, affacciato a N e a E sul Mediterraneo, confinante a SE con la Libia e a O con l’Algeria. È il più orientale e il più piccolo dei tre Stati indicati, talora aggiungendovi [...] ostacolata da frequenti rivolte berbere e una vera pacificazione si ebbe alla fine dell’8° sec., con il governatore abbaside Ibrāhīm ibn al-Aghlab, che fondò una dinastia indipendente. Nel 909 gli Aghlabiti furono rovesciati dalla dinastia sciita dei ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...