PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] P.'). Gli esemplari più antichi sono datati agli anni tra l'890 e il 904 e la coniazione continuò con la rioccupazione abbaside dal 908 fino al 940, ma con monete di bassa qualità. I principi ikhshididi sentirono perciò la necessità di rialzarne il ...
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. Vocabolo arabo (plur. umarā') significante "capo, principe, comandante", in persiano talora abbreviato in mīr. Esso entra in molti titoli proprî della civiltà musulmana, di cui il più noto è quello di [...] primo a usarlo fu il califfo ‛Omar (13-23 èg. = 634-644 d. C.) e dopo di lui tutti i califfi Omayyadi ed Abbāsidi; molti fra i pretendenti che insorsero contro di loro e riuscirono a fondare dinastie di nome e di fatto indipendenti assunsero a loro ...
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Abbigliamento
F. Piponnier
M. Nockert
G. Di Flumeri Vatielli
A causa della deperibilità dei materiali organici che ne costituivano la base, lo studio dell'a. medievale può fondarsi per la quasi totalità [...] di A.U. Pope, P. Ackerman, V, London-New York 1939, pp. 2227-2256;
L.A. Mayer, Some Remarks on the dress of the Abbasid Caliphs in Egypt, Islamic Culture 17, 1943, pp. 36-38;
id., Costumes of mamluk women, ivi, pp. 298-303;
A. Lane, Early islamic ...
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HERZFELD, Ernst
Orientalista e archeologo tedesco, nato a Berlino il 23 luglio 1879, professore di archeologia orientale in quell'università.
Le sue numerose spedizioni scientifiche in Mesopotamia e [...] , ecc.). Il nome del H. è legato specialmente agli scavi di Sāmarrāin Mesopotamia, per breve tempo residenza della corte ‛abbāside (Ausgrabungen von Samarra, Berlino 1923 segg., 5 volumi sinora pubblicati), e a quelli di Persepoli, che tuttora egli ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] sua massima fioritura nel VI sec. d.C., grazie al sostegno di Cosroe I Anushirwan, rimanendo fino agli inizi dell'epoca abbaside un luogo d'esercizio di medici stimati e un centro di tradizione erudita della medicina greca in lingua siro-aramaica. Un ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] andamento dei singoli lobi è semicircolare. Lo schema è ripetuto, quasi senza variazioni, ancora in Mesopotamia agli inizi dell'epoca abbaside: ai due ingressi della moschea nel castello di Ukhayḍir (seconda metà del sec. 8°) un a. di sette lobi orla ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] e i suoi dottori che la scienza greca, sia quella medica sia le altre scienze degli Antichi, fu introdotta nell'Impero abbaside, poiché non era solo un grande bīmāristān (ospedale), ma anche un centro di medicina e di filosofia, un osservatorio e un ...
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mamelucco (ar. mamluk «schiavo»), sultanato
mamelucco
(ar. mamluk «schiavo»), sultanato Regime istituito dai cd. mamelucchi, all’origine soldati schiavi di etnia turca, in Egitto e in Siria, fra il [...] ad Ain Jalut nel 1260 e si mantenne al potere fino al 1382, presentandosi come investita di autorità da un califfo-ombra abbaside, residente al Cairo. Ai mamelucchi bahridi successero, con la presa del potere di Barquq, i mamelucchi circassi, che si ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] di stirpe iranica e di fede sciita, che sostituirono completamente le armate arabo-islamiche tradizionali. Dal 955, il califfato abbaside si trasformò in una diarchia dove al califfo legittimo, sunnita, si affiancava l'emiro buyide, capo supremo dell ...
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Dinastia araba nelle Baleari e nell'Africa settentrionale, discendente da un ‛Alī ibn Yūsuf, capo di una tribù berbera donde uscirono gli Almoravidi, il quale aveva sposato una parente di Yūsuf ibn Tāshufīn, [...] degli avversarî lo costringevano alla ritirata. ‛Alī si proclamò legittimo successore degli Almoravidi ed ebbe l'investitura dal califfo abbaside.
Il suo fratello Yaḥyà, succedutogli nel 584 (1188-9), ne continuò le conquiste, dapprima in accordo con ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...