Eretico musulmano ribelle (sec. 9º d. C.), capo della setta dei Khurramiyya. Postosi a capo di un movimento sociale e religioso iranico, che ebbe il suo centro nell'Arrān (Azerbaigian orientale), tenne [...] per più anni in scacco le truppe del califfo abbaside al-Mu῾taṣim, comandate da Afshīn. Catturato infine nell'838, fu condotto a Samarra nell'Iraq e giustiziato. Nel suo movimento confluivano fermenti nazionalistici e religiosi. ...
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Sotto questo nome è nota una famiglia di medici dí origine siriaca, appartenenti alla setta dei nestoriani. Il primo di questa famiglia di medici, Giorgio, fu il fondatore dell'ospedale di Giundēshāpūr [...] in Persia e fu chiamato nel 765 a Baghdād dal califfo abbaside al-Manṣūr che lo accolse con grandi onori. Il figlio di lui e nel persiano, dalle famose scuole nestoriane di Edessa e Nisibi nella cultura arabo-musulmana del califfato abbaside. ...
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Ultimo dei califfi abbasidi (n. 1212 - m. 1258), salito al trono nel 1242. Per aver ostentato indipendenza di fronte al sultano mongolo Hūlagū, fu da questo assediato in Baghdād nel 1258 e, arresosi, mandato [...] a morte. Con lui si estinse la dinastia abbaside. ...
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TOLONTOT
Ernst KUHNEL
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Dinastia musulmana che dominò praticamente indipendente l'Egitto dal 254 al 292 ègira, 868-905 d. C. Prende il nome dallo schiavo d'origine turca Ṭūlūn, il cui figlio Aḥmad [...] potenza ikhshīdita.
L'arte ṭūlūnide. - Aḥmad ibn Ṭūlūn si prefisse il compito di trapiantare in Egitto lo stile ‛abbāside sviluppatosi a Baghdād e alla corte dei califfi a Sāmarrā impiegandolo ovunque nella costruzione della sua nuova residenza al ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] pervenuto soltanto un ristretto numero di opere, poiché molti testi sono andati perduti sin da quando, a partire dall'epoca abbaside (seconda metà dell'VIII sec.), l'arabo si è imposto in Oriente quale lingua letteraria. La maggior parte delle opere ...
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Bari, emirato di
Emirato musulmano fondato nell’847 nel territorio di Bari, all’epoca sotto dominazione bizantina, da una spedizione militare aghlabide, partita prob. dalla Sicilia. Gli emiri che si [...] avvicendarono alla guida di B. ottennero il riconoscimento del loro dominio dal califfato abbaside. L’emirato, dal quale furono lanciate diverse razzie sui territori vicini, fu alla fine riconquistato da Ludovico II, imperatore del Sacro romano ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] moschea del Sūq al-Ghazl, al quale fa corona un gruppo di minareti minori che dimostrano come a Baghdad nel tardo periodo abbaside si fosse affermato un tipo di minareto a pianta circolare con uno o due balconi, ma comunque diverso da quello della ...
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SAMARRA
A. Bisi
Località preistorica mesopotamica, situata sul Tigri a N di Bagdad, da cui prende nome un tipo di ceramica del V millennio a. C.
Nel maggio del 1911 E. Herzfeld rinvenne, al di sotto [...] del pavimento di abitazioni islamiche (periodo abbaside, IX sec. d. C.) uno strato spesso m 1,50 e riposante sul suolo vergine, contenente tre sepolture in mattoni crudi e terra battuta, in cattivo stato di conservazione; in queste tombe furono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] e l’iberico al-Andalus, dove nel 756 riesce a insediarsi l’omayyade ‘Abd al-Rahman ibn Mu‘awiya, scampato ai massacri abbasidi.
L’area di maggior impegno diviene quella al di là del fiume Oxus (la Transoxiana), dove è presente il variegato elemento ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] ’amore galante (Omar ibn Abī Rabī‛a) o sentimentale (Giamīl).
Sul finire dell’epoca omayyade, e più nei primordi di quella abbaside (8°-9° sec.), ha inizio un rinnovamento di forme e temi, in corrispondenza del passaggio dal tipo di società beduina a ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...