BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] , tutti i Bonizone lombardi della seconda metà del sec. XI sono stati assimilati al nostro, a scandire le tappe di una carriera altrimenti misteriosa: così il Bonizone canonico sacerdote e sacrista del duomo piacentino (1055), il Bonizone "abbas de ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] religiosamente e soprattutto economicamente di grande decadenza, ma che è possibile 153, relativamente all'anno 1117: "abbas Farfensis, qui ob sacrilegium factionenique ab , n. 1317, pp. 301 s.) con il quale i monaci farfensi - l'abate non è nominato ...
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CONONE
Dieter Girgensohn
Nato intorno al 1060, è qualificato nelle fonti "gente Teutonicus", cioè tedesco, ma nient'altro si sa delle sue origini. Trasferitosi in Inghilterra per motivi di studio, vi [...] aveva convocato per il giorno di Pasqua (18 aprile) una grande assemblea nel corso della quale igrandi del regno p. 902; Galterus abbas, Fundatio monasterii Arroasiensis, ibid., pp. 1118-1121; O. Posse, Codex diplom. Saxoniae regiae, I, 2, Leipzig ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] del Carmine fiorentino inizino solo nel 1330, dando per i primi anni solo notizie frammentarie). Grande attenzione è stata riservata, in particolare, a eventuali contatti di G. con il convento carmelitano di Firenze. Le Expositiones si rivelano molto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] et publicabat Abbas Ferdinandus Ughellus storiografia apologetica e controversistica, in La Storia. Igrandi problemi dal Medioevo all’Età Contemporanea, a Europa –, nel 1653 pubblicò l’Asia, nel 1660 il Giappone, nel 1663 la Cina, nel 1667 l’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...] più illustre è senza dubbio Niccolò de’ Tedeschi (il celeberrimo Abbas modernus, detto anche Siculus o Panormitanus), uno dei più grandi canonisti del 15° sec., cui si aggiungono i professori Pietro e Giacomo Alvarotti, Prosdocimo Conti, Giovan ...
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ELDRADO (Eldradus, Elderadus, Helderadus, Hylderadus, Hildradus, Aldradus, Oldradus), santo
Renata Crotti Pasi
Provenzale di origine e di famiglia nobile ("ex Gallicana patria, que dicitur Provincia, [...] opera perché ciò che con grande sforzo è stato corretto, sue virtù, attraverso i quali il Signore si degnò abbas" nell'affresco dell'abside della cappella intitolata al santo.
Anche dopo la morte, si volle testimoniare la grandezza di E. riponendone il ...
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DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] ibn al-'Abbās; da grande (anzi egli si definiva "minimus inter medicinae doctores"), certo il più nominato (nel bene e nel male) medico di Firenze, al punto da rappresentare, nell'opinione comune, quasi il tipo ideale del medico, con i suoi pregi e i ...
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DE LIGNAMINE (Del Legname, La Legname, o Legname), Giovanni Filippo
Carmelo Alaimo
Nacque intorno al 1428 a Messina da nobile famiglia. La data di nascita è desumibile dalla dedica dell'Herbarium di [...] i suoi libri.
Prima del 1478 il D. ricevette l'incarico di portare la rosa d'oro a Lodovico Gonzaga marchese di Mantova, grande mecenate che aveva avuto il omnium scriptorum, I, Tiguri 1545, p. 446; G. B. De Grossis, Abbas Vindicatus, Florentiae 1651 ...
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LEVI, Teodoro (detto Doro)
Vincenzo La Rosa
Nacque a Trieste il 1° giugno 1898 da Edoardo e da Eugenia Tivoli. Effettuò gli studi inferiori nella città natale e poi al liceo Galilei di Firenze, partecipando [...] Anghelu Ruju, il nuraghe di Cabu Abbas, le necropoli puniche di Olbia, il villaggio nuragico di Serra Orrios (Dorgali); curò i restauri dell' anni universitari. Conditi, entrambi gli ambiti, da una grande voglia di fare e da un innato gusto per la ...
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isfahan
〈-hàan〉 (o ispahan) s. m. – Nome di alcuni preziosi tappeti antichi (sec. 16°-17°) prodotti, di solito in seta, nel territorio e nella città di Isfahān (già Ispahān), capitale del regno persiano sotto Abbas I il Grande (1587-1629)....