Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] gli scapoli impenitenti che si fregiavano del titolo di abate, si separavano raramente dal resto della famiglia. I negli almanacchi della nobiltà, la quota degli ecclesiastici (compresi gli abati "veri e finti") fra il 1719 e il 1796 calò dal ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] seconda metà del X secolo, grazie alla migrazione pianificata degli abitanti della regione di Termoli. Allo stesso modo, gli abati di San Vincenzo al Volturno fanno venire dai dintorni di Sulmona una parte dei contadini destinati ad assicurare il ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).