GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] ancora fanciullo alle cure di due abati, V. Moscuzza e F. Casaccio, fu avviato allo studio delle discipline letterarie e massonica e comunque mediato dalla breve frequentazione romana dell'abate G.C. Amaduzzi. Massima aspirazione di questa epoca ...
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GIACOMO (Iacobus)
Federico Marazzi
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di G. e non abbiamo notizie di lui prima del 6 ott. 844, quando venne eletto abate del monastero di S. Vincenzo al Volturno.
Fonte [...] '881 e sui suoi antefatti, ricorda la spedizione militare compiuta da Ludovico II in Italia nell'852 su sollecitazione dei due abati, e ricorda altresì che questi ultimi erano stati i latori di una solenne promessa dei Capuani di scendere in campo a ...
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Comune della prov. del Verbano-Cusio-Ossola (51,2 km2 con 5113 ab. nel 2007).
Il centro di C., probabilmente di origine romana, dall’857 fece parte del contado del Seprio. Capoluogo di una contea indipendente [...] (10° sec.), verso il 1000 passò agli abati di Breme; C. fu poi soggetto all’Impero a cui si ribellò nell’11° sec., costituendosi comune. Parte dello Stato di Milano (1342) passò definitivamente ai Savoia nel 1748. ...
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molestare
. Come ‛ molesto ', anche m. ha in D. un valore assai più forte che nella lingua moderna, cioè quello di " essere gravoso, di grave tormento ": così la bufera infernal che molesta gli spiriti [...] voltando e percotendo (If V 33); Bocca degli Abati, con perché mi moleste? (XXXII 81), si riferisce al calcio che lo ha percosso nel viso; il cieco va dietro alla sua guida per non dar di cozzo / in cosa che 'l molesti, o forse ancida (Pg XVI 12), ...
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MONTEVERGINE
MMario Placido Tropeano
Montevergine, oggetto di ventisei documenti federiciani, risulta un destinatario particolarmente favorito tra le grandi abbazie benedettine. Il primo documento risale [...] versare per metà all'erario e per metà alla parte offesa.
A Montevergine nel maggio 1220 fu deposto l'abate Donato e sostituito dall'abate Giovanni II; mentre a Roma il 22 novembre dello stesso anno, nella basilica di S. Pietro, Federico II ricevette ...
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Comune della prov. di Modena (55,4 km2 con 14.727 ab. nel 2008).
Sorse intorno all’abbazia di S. Silvestro, fondata da s. Anselmo, cognato di Astolfo re dei Longobardi, verso il 753, e per la sua grande [...] d’Este ne ottenne la signoria: da allora N. rimase stabilmente incorporata nello Stato modenese. L’abbazia era retta da abati commendatari; ai benedettini, nel 1514, si sostituirono i cistercensi; nel 1783 vi fu istituito un capitolo di canonici e ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Secondo di questo nome nel casato, fu primogenito di Malatesta detto Malatesta Antico e Costanza Ondedei; nacque intorno al 1325, data avvalorata anche [...] a cura di U. Dotti, Torino 1978, pp. 634 s.; Id., Canzoniere, a cura di M. Santagata, Milano 1996, p. 483; A. degli Abati Olivieri Giordani, Orazioni in morte di alcuni signori di Pesaro della casa Malatesta, Pesaro 1784, pp. 15, 19, 24-27; L. Tonini ...
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PIETRO Pappacarbone, santo
Marta Greco
PIETRO Pappacarbone, santo. – Nato probabilmente intorno agli anni Quaranta dell’XI secolo, salernitano di origine, era nipote del primo abate e fondatore dell’abbazia [...] si allontanò da Cava e gli studiosi concordano nel riconoscerlo in quel Pietro, che tra il 1067 e il giugno 1072 fu abate nel monastero di S. Arcangelo sul monte Corace nel Cilento (Loré, 2008, p. XXIV). Qui diede inizio a un rilancio del monastero ...
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Ardinghi
Arnaldo D'addario
Famiglia fra le più importanti dei primi secoli di Firenze, ricordata dal Villani (IV 11) fra quelle più antiche del sesto di Porta San Piero, con case in Or San Michele, [...] vicine alle abitazioni dei Lisei, Visdomini, Giuochi, Caponsacchi, Abati, Donati, Cerchi, Portinari, e di altre consorterie del " primo cerchio ". Il Malispini a sua volta li dice " antichissimi " e accenna a una consanguineità fra essi e i ...
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lusingare
La voce è presente in If XXXII 96, nel senso proprio di chi ‛ usa lusinghe ' per trarne un utile e con danno di altri: mal sai lusingar per questa lama, con riferimento alla promessa di ottenergli [...] fama nel mondo, fatta da D. a Bocca degli Abati, per conoscerne il nome. In Rime CVI 79 Maladetta tua culla, / che lusingò colanti sonni invano, con costrutto transitivo, è in senso figurato: " ti blandì tanti sonni " (Barbi-Pernicone). Con lo stesso ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).