CERONI, Giuseppe Giulio
Sergio Cella
Figlio di Giuseppe e di Eugenia Todeschini, di agiata famiglia, nacque a San Giovanni Lupatoto (Verona) il 12 ottobre del 1774; percorse gli studi classici a Verona [...] di U. Foscolo, in Atti del R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, s. 7, IV (1892-93), pp. 321-401; Id., Abati, soldati, attori autori del Settecento, Bologna 1924, pp. 325 s.; G. Casati, Dizion. degli scrittori d'Italia, II, Milano 1929, pp. 127 ...
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AVOGARO degli Azzoni, Rambaldo
Luigi Moretti
Figlio del conte Marcantonio e di Maria Francesca di Rovero, nacque a Treviso l'11 nov. 1719: la sua famiglia aveva rappresentato un ruolo eminente nell'ambito [...] lui nelle più recenti edizioni della Storia della letteratura italiana,si ricordano L. A. Muratori, G. C. Amaduzzi, A. Abati Olivieri, il cardinale G. Garampi.
Bibl.: G. Tiraboschi, Elogio storico di Rambaldo de' conti Azzoni Avogaro..., Bassano 1791 ...
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ATALA, santo
Paolo Bertolini
Nato sul finire del sec. VI da nobile famiglia burgunda, fu iniziato dal padre agli studi umanistici; affidato in seguito, ancora fanciullo, alle cure dell'arcivescovo di [...] stesso duca di Torino Arioaldo (che divenne re nel 626), il quale dovette sperimentare di persona la fermezza con cui l'abate di Bobbio conibatté l'arianesimo e si oppose ai potenti che lo sostenevano; indicativo, a questo proposito, l'episodio del ...
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PANDOLFO da Capua
Mariano Dell'Omo
PANDOLFO da Capua. – Il riferimento agli imperatori d’Oriente Michele VII Ducas (1071-78) e Alessio I Comneno (1081-1118) contenuto nel Liber illustrium virorum archisterii [...] ). Inoltre è significativo che nel De calculatione Pandolfo mostri di aver fatto uso di opere come il trattato di Erigero abate di Lobbes sull’abaco (Regulae numerorum super abacum), e il De computo vel loquela digitorum attribuito a Beda, che sono ...
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Nostra Signora dei Turchi
Giacomo Manzoli
(Italia 1968, colore, 124m); regia: Carmelo Bene; produzione: Giorgio Patara, Carmelo Bene; sceneggiatura: Carmelo Bene, dal suo omonimo romanzo; fotografia: [...] Cinema & Film", n. 9, estate 1969.
"Cineforum" n. 104, giugno 1971, in partic. G. Raboni, Il bersaglio interno, M. Abati, Nostra Signora dei Turchi.
M. Grande, Materia e linguaggio, in "Bianco e nero", n. 11-12, novembre-dicembre 1973.
G. Deleuze ...
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FIORILLI, Anna (Anna Maria Angela)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Venezia il 26 dic. 1772 (altre fonti forniscono il 26 sett. 1777) in un'antica famiglia di comici, da Antonio e dalla senese Caterina [...] , pp. 914-921; G. Costetti, Il teatro italiano nel 1800, Rocca San Casciano 1901, pp. 23, 36 ss., 45, 112; G. Mazzoni, Abati, soldati, autori e attori del Settecento, Bologna s.a. [1924], pp. 218-220; C. Antona Traversi - A. Ottolini, Ugo Foscolo, I ...
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RANGONI, Ercole
Carlo Baja Guarenti
RANGONI (Rangone), Ercole. – Nacque a Modena nel 1491 da Niccolò Maria, conte di Spilamberto, e da Bianca, figlia di Giovanni II Bentivoglio signore di Bologna.
Sesto [...] p. 164; G. van Gulik, Hierarchia catholica, III, Monasterii 1923, pp. 95, 252; E. Gazzetti - A. Barbieri, Cardinali, vescovi e abati nella storia delle diocesi di Modena e Nonantola (sec. IV - sec. XX), Negarine di S. Pietro in Cariano 1993, pp. 71 s ...
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. S. Antonio il Grande (v.), che pure viene considerato a buon diritto come uno dei padri del monachismo, certissimamente non ha mai scritto una regola né dato una qualsiasi organizzazione federativa alle [...] dei Ss. Pietro e Marcellino, da cui passarono a una cappella presso S. Pietro in Vincoli. Nel 1731, l'abate generale della congregazione, p. Michele Alessandro al-Ihdīnī, venne a Roma per ottenere la conferma pontificia: gli furono date costituzioni ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] non c'è vera vita cristiana senza la pratica della povertà assoluta, né gli ecclesiastici potevano possedere, né vescovi ed abati potevano godere di diritti feudali, né il papa poteva essere investito di dominio temporale. A. distingueva pertanto il ...
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VELO (fr. voile; sp. velo, ted. Schleier; ingl. veil)
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Luigi GIAMBENE
Antichità. - La voce velum era presso i Romani un termine generico per designare ogni brano di stoffa [...] le monache professe, e dal quale è venuta l'espressione "prendere il velo" per "farsi monaca". Un tempo anche dagli abati di alcuni ordini religiosi nel giorno della professione si soleva porre , sul capo dei monaci un velo che doveva essere portato ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).