Abati, Ciolo degli
Famoso malfattore fiorentino che nel 1295 usufruì della ‛ oblatio '(v.); forse da identificarsi con Ciolo (v.) di cui D. parla in Ep XII 6. ...
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Commediografo spagnolo vivente. Dal 1892 ad oggi, ha dato al teatro un centinaio di lavori, in parte originali, in parte adattamenti di lavori stranieri. Ha avuto spesso come collaboratore Antonio Paso. In genere, preferisce le commedie farsesche, dall'azione slegata, in cui la freddura e il bisticcio sostituiscono la vis comica. Il suo ideale artistico è assai modesto: far ridere con mezzi semplici ...
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ALBERTO degli Abati, santo
Ludovico Saggi
Figlio di Benedetto e di Giovanna Palizzi, nacque a Trapani (e non ad Erice, come fino ad oggi da alcuni si è voluto). Si sarebbe offerto al convento dei carmelitani [...] a Virgine Maria, Speculum carmelitanum, II, Antverpiae 1680, p. 629; N. Burgio, Dissertazione sulla patria di S. A. degli Abati, Palermo 1773 e Trapani 1778; T. Guerrassi, Erice vendicato, Palermo 1780; G. Ghidini, S. Alberto carmelita patrono di ...
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ABATI, Giambattista, detto Abbadino
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova sul finire del sec. XV da Matteo o Maffeo, detto pure degli Abadini, forse perché il suo ramo, decaduto di fortuna, si potesse [...] distinguere dalla nobile ed antica casata mantovana degli Abati. Con le sue doti personali l'A. tornò a dar lustro alla famiglia: nel 1520 ebbe titolo e carica di cancelliere e, in seguito, di segretario dei Gonzaga; come tale è infatti iscritto nel ...
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Commediografo spagnolo (Madrid 1865 - ivi 1936). Autore di oltre un centinaio di lavori teatrali che spesso fecero presa sul pubblico per la loro facile comicità (El gran tacaño, Los hijos artificiales, Los perros de presa, ecc.). Scrisse anche libretti di zarzuela, alcuni dei quali musicò egli stesso (per es. Las Venecianas). Collaborò talvolta con altri commediografi tra cui Carlos Arniches e Antonio ...
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ABBATI (Abati)
Augusta Bubani
Famiglia di celebri orafi di Bologna, operanti ivi fra il sec. XV e il XVI. Attualmente se ne ignorano le opere. Iacopo è ricordato nel 1450; il figlio di lui Antonio, con [...] i figli e fratelli Iacopo, Carlo, Giovanni, Francesco e Floriano, che conseguirono maggior fama, appaiono immatricolati nella Società degli orafi il 14 genn. 1483; nello stesso anno opera Benedetto di ...
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GISULFO
Mariano Dell'Omo
Tredicesimo nella serie degli abati di Montecassino, G. resse il monastero tra il 796 e il 24 dic. 817, data della sua morte.
Circa l'esordio del suo governo il calendario contenuto [...] . 13). La monumentalità che caratterizzava ormai le due chiese cassinesi a valle e a monte è il segno più evidente che l'abate G. operava in sintonia con i nuovi impulsi creativi dell'arte palatina fiorita sotto Arechi II (758-787) a Benevento - la ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).